Puglia, autorizzata la caccia in deroga dello storno
Potranno essere prelevati un massimo di 10 mila storni per prevenire i danni alle coltivazioni olivicole.
IoCaccio.it – Dopo Emilia Romagna, Toscana, Marche e Lombardia, anche la Puglia ha autorizzato la caccia in deroga dello storno per ridurre e prevenire i danni alle coltivazioni agricole, in particolare quelle olivicole. Secondo un recente monitoraggio effettuato dal Dipartimento di Scienze AgroAmbientali e Territoriali dell’Università di Bari sono circa 10 milioni gli storni svernanti in Puglia e il loro impatto sulle coltivazioni di olive sarebbe piuttosto significativo: nel 2019 nell’area monitorata hanno causato un perdita media di circa il 12% del raccolto.
Le modalità per la caccia in deroga allo storno in Puglia
Sono due le aree agricole pugliesi, quelle maggiormente interessate dalla coltivazione olivicola, in cui potrà essere effettuato il prelievo in deroga dello storno, nella Piana litoranea tra Bari e Brindisi e nella Fascia pedegarganica in provincia di Foggia. Questi i comuni interessati:
- Provincia di Bari: Polignano a Mare, Castellana Grotte, Monopoli, Conversano, Alberobello e Locorotondo
- Provincia di Brindisi: Fasano, Cisternino, Ostuni, Ceglie Messapica, Villa Castelli, Francavilla Fontana, San Michele Salentino, Latiano, Carovigno, San Vito dei Normanni, Mesagne e Brindisi
- Provincia di Foggia: Manfredonia, San Giovanni Rotondo, San Marco in Lamis, Rignano Garganico, Apricena, Poggio Imperiale, Lesina, Sannicandro Garganico e Cagnano Varano
La delibera regionale fissa a 10 mila unità il limite massimo di storni cacciabili in deroga e in tutto saranno 333 i cacciatori autorizzati al prelievo. Verrà data priorità ai residenti nei Comuni ricadenti nell’area d’intervento e iscritti agli ATC di Bari, Brindisi e Foggia, secondo l’ordine cronologico di presentazione delle domande di autorizzazione.
Il prelievo potrà essere effettuato dal 9 novembre al 18 gennaio, esclusivamente negli uliveti con frutto pendente fino a una distanza di 100 metri e non potrà essere utilizzato nessun tipo di richiamo. Ogni cacciatore autorizzato potrà prelevare fino a 10 capi al giorno per massimo di 30 capi stagionali. Qui trovate il testo della delibera regionale.