Sardegna: “Ma quale stop alla caccia, vittoria di Pirro degli ecologisti”

Deliperi ko sulla caccia alla tortora. I cacciatori non ci stanno, dopo la sospensiva del Tar sul moriglione, assicurano che non ci sarà nessun rinvio dell’inizio della stagione venatoria 2022/2023.

Ed è guerra totale con gli ambientalisti

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Di Jacopo Norfo – “Ma quale stop alla caccia, vittoria di Pirro degli ecologisti: Deliperi ko sulla caccia alla tortora”. I cacciatori non ci stanno: dopo la sospensiva del Tar sul moriglione, assicurano che non ci sarà nessun rinvio dell’inizio della stagione venatoria 2022/2023. Lo precisa Marco Efisio Pisanu, presidente regionale dell’associazione Cpt: “In merito al paragrafo “ Il primo round va agli ecologisti, che vincono grazie alla sospensione immediata delle prime giornate di caccia previste nell’Isola. Soddisfatto Stefano Deliperi del Grig: ‘Impareranno qualcosa Regione e associazionismo venatorio?’”, è appena il caso di ricordare al Signor Deliperi che qualcosa l’abbiamo imparata. Infatti, a differenza dello scorso anno (si ricorderà che lo scrissi…), visto che nell’articolo si parla di “round”, affermo con soddisfazione che loro sono finiti knock-out (k.o.) in merito alla concessione della caccia alla tortora. Tornando al Moriglione, unica specie momentaneamente sospesa, per la quale il Grig ha fatto tanto clamore, è bene che i lettori del Vostro giornale sappiano che è la classica vittoria di Pirro, ottenuta ancora una volta sulla base dell’applicazione del c.d. “principio di precauzione”, sempre contestato dal mondo venatorio nelle competenti sedi! Per fare un esempio “banale”, è come se il sottoscritto, in qualità di pedone, presentasse un ricorso al Tar e chiedesse la sospensione della circolazione stradale in Sardegna per un ipotetico periodo, in quanto potrebbe essere investito da uno dei veicoli a motore presenti nell’Isola, che allo stato attuale sono circa 1.400.000! In conclusione vorrei ricordare al Grig che la caccia, esercitata nei tempi e nei modi previsti dalle norme vigenti, non arreca danno, e anzi è utile per il mantenimento degli equilibri in natura e per l’economia della nostra Isola”, conclude il leader dei cacciatori. Articolo

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