Suina, Beccia: «Caduti tutti i divieti sulla caccia tranne che a Ottone e Zerba»

Il sindaco di Ottone: «Zero carcasse trovate dalle squadre di ricerca, i divieti sono già caduti ovunque tranne che in questi due territori»

cinghiali-7 Suina, Beccia: «Caduti tutti i divieti sulla caccia tranne che a Ottone e Zerba»

ilpiacenza.it – «Ad Ottone c’è qualcosa che non va. Prima l’eliminazione della guardia medica, poi riassegnata e attualmente funzionante a pieno regime. Poi la scuola media che doveva chiudere, poi riassegnata come già evidenziata dalla stampa e a giorni operativa. Poi la peste suina, con limitazioni alla caccia e ad altre attività di contorno». Così il sindaco Federico Beccia aggiorna sulle ultime novità che riguarda la caccia, attività molto praticata nel territorio dell’Alta Valtrebbia.

«Mi sono recato presso l’assessorato a Bologna della caccia e pesca – spiega Beccia – dove si era evidenziata la necessità di una zona cuscinetto per evitare l’espandersi del problema… e qui ci sta. Ora però a mesi di distanza da questo incontro la situazione sta diventando paradossale. Sì, perché a mesi di distanza e nonostante l’organizzazione di squadre di ricerca non abbiamo trovato alcuna carcassa di cinghiale morto perché ammalato. Ma ancor più paradossale è che i divieti in tutte le regioni confinanti sono decaduti mentre sono rimasti non quelli interessanti l’intera Regione Emilia-Romagna, non quelli interessanti l’intera provincia di Piacenza, ma solo nei comuni di Ottone e Zerba. Ma che assurdità è mai questa?».

«Questo divieto – si sfoga Beccia – non solo non ha senso ma sta creando gravissimi problemi. Problemi agli agricoltori (campi devastati), problemi di iper proliferazione con aumento del rischio di contagio nel caso in cui (oramai quasi impossibile visto il tempo trascorso) un cinghiale fosse ammalato sul serio. Problemi alla sicurezza dei cittadini (oramai scorrazzano tranquilli in via Piacenza ad Ottone fino a spingersi sui giardinetti) e alla circolazione stradale. Bene, ora basta. Togliete questo divieto perché state danneggiando in maniera enorme il nostro paese e senza alcun criterio di logicità. Ma credete davvero che il cinghiale malato quando vede il confine territoriale tra Ottone e Marsaglia o tra Ottone e Gorreto si fermi sconcertato e dica: “alt, fermo… di qui non ci posso andare!”. Se lo pensate davvero allora non siamo messi bene. Lunedì mattina contatterò Regione e commissario perché questa situazione sta sfiorando il ridicolo. A meno che a Ottone ci sia qualcosa che non va. Non sono un complottista ma possibile che in meno di un anno tutto questo accanimento, teso a mettere in ginocchio Ottone eliminando servizi e provocando danni ai cittadini con divieti diventati assurdi?».

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