Impatto con volatili

Con la locuzione impatto con volatili, o bird strike (dall’inglese bird, volatile e strike, impatto), viene indicato in aviazione l’impatto tra un aeromobile e un volatile.

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danni causati sono spesso ingenti; a partire dal 1910 si sono registrati 350 decessi in campo militare e 250 in campo civile a causa di impatto con volatili.

Descrizione dell’evento

Presa d’aria di una turbina di aereo dopo l’inghiottimento di un volatile.

Il bird strike accade più di frequente durante il decollo o l’atterraggio (circa il 90% dei casi)[1] e in voli a bassa quota. Tuttavia, casi di impatto con volatili si sono verificati anche ad altitudini più elevate, come 6 000 o 9 000 metri sul livello del mare.

Carcassa di un falco dopo l’impatto contro il muso di un C-130

Il punto d’impatto è spesso la parte anteriore della fusoliera, specie il parabrezza o l’elica (per gli aerei che ne sono provvisti sul muso), poiché è la più esposta nel caso in cui l’uccello giunga in senso opposto. Molto frequenti, anche se meno pericolosi, sono anche gli impatti contro l’ala e contro il carrello. Molto temibile poi, per gli aviogetti, è l’inghiottimento del volatile da parte della presa d’aria. L’ingestione dell’animale può causare danni alle palette del compressore con conseguente rischio di arresto o di incendio del propulsore, costringendo il pilota, nel migliore dei casi, a riportare a terra il velivolo.

Le aziende produttrici di motori aeronautici devono sottoporre da diversi anni i loro prodotti a collaudi di robustezza per impatti di questo tipo, per poter prevedere i possibili danni causati e trovare delle soluzioni tecniche per ridurre al minimo il rischio di grave malfunzionamento e il conseguente pericolo di incidente fatale.

Conseguenze dell’impatto con volatili

La forza dell’impatto su un aereo dipende dal peso dell’animale, dalla differenza di velocità e dalla direzione dell’impatto. Un impatto a bassa velocità di un piccolo uccello, può causare danni relativamente lievi o nulli, mentre un impatto ad alta velocità può causare danni considerevoli e anche pericolosi guasti al velivolo, tanto da compromettere la sicurezza di chi vi è a bordo.

Secondo la FAA (Federal Aviation Administration) statunitense, solo il 15 % degli impatti con volatili (11% per l’ICAO – Organizzazione Internazionale dell’Aviazione Civile) risulta che abbia effettivamente danneggiato l’aeromobile. Per una equivalenza, basti pensare che l’impatto con un uccello di 5 kg a 240 km/h (la velocità di un velivolo in atterraggio) equivale a un peso di mezza tonnellata fatto cadere da un’altezza di 3 metri.

Casi rilevanti

Note

  1. ^ Che cos’è il wildlife strike, su enac.gov.itENACURL consultato il 15 gennaio 2018.

Altri progetti

Collegamenti esterni

Normative internazionali

  • ICAO, Convenzione sull’aviazione civile internazionale, annesso 14, volume 1, capitolo 9.4 – Bird hazard reduction (riduzione del pericolo dei volatili).

Normative europee

Normativa italiana

Controllo di autorità GND (DE) 4196203-5
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