Caccia, preapertura tortora: servono censimenti più precisi
Caccia, giornata di pre-apertura alla tortora, Lega Umbria: “Bene, ma serve fare censimenti più precisi”
“Aver organizzato in Umbria la pre apertura alla tortora testimonia che quando si dà seguito alle richieste e proposte del mondo venatorio che Lega ha sempre sostenuto, è possibile superare l’assurda burocrazia nazionale ed europea centrando obiettivi decisivi”, esordiscono così i Consiglieri Regionali Valerio Mancini, Responsabile del Dipartimento Caccia della Lega Umbria, e Manuela Puletti.
“Nonostante i diktat imposti dall’Europa attraverso il ‘Piano di gestione nazionale della tortora selvatica’, siamo riusciti a dare ai cacciatori la possibilità di tornare a caccia già nella mattinata di giovedì 1º settembre – proseguono Mancini e Puletti – ma è evidente che per le prossime stagioni venatorie sarà opportuno che l’Osservatorio Faunistico Regionale effettui un censimento dei capi presenti in Umbria. Nondimeno riteniamo necessaria un’accurata analisi dei tesserini venatori riconsegnati dai cacciatori alle associazioni venatorie, così da capire quali sono stati i capi prelevati negli anni passati su tutto il territorio regionale, iniziando da quei tesserini che sono già nella disponibilità degli archivi regionali.
I cacciatori che hanno scaricato l’applicazione creata da PuntoZero, già alle 9.18 di giovedì 1 settembre hanno ricevuto il messaggio di sospendere l’attività poiché era stato raggiunto l’80% del carniere – spiegano i leghisti – uno stop arrivato con netto anticipo che testimonia che nella nostra regione è presente un’ingente quantità di tortore selvatiche. Che ci siano molti capi, sicuramente più di quanti ne siano stati considerati, dimostra che la specie è stata salvaguardata, pertanto è un dato positivo che testimonia la salubrità del nostro ambiente, garantita anche grazie al lavoro dei nostri agricoltori – sottolineano – ma è importante che per il prossimo anno l’Osservatorio Faunistico Regionale fornisca studi completi e che le soluzioni possibili non vengano raggiunte a qualche giorno dall’avvio della stagione venatoria, costringendo cacciatori e associazioni venatorie ad una affannosa rincorsa per adempiere agli obblighi previsti.
Osservando il piano Nazionale della Tortora era evidente anche all’occhio non esperto che la tortora selvatica non era affatto a rischio estinzione, – incalzano i leghisti – l’unica cosa estinta di fatto ormai è il buonsenso e la totale non conoscenza della realtà venatoria da parte di alcuni. Grazie alla Lega qualcosa di importante per l’attività venatoria è stato fatto, ma non è sufficiente – concludono Mancini e Puletti – continueremo a batterci a ogni livello istituzionale affinché le istanze di buonsenso provenienti dal mondo venatorio e agricolo vengano tenute in considerazione”. Articolo