La Starna italica (Perdix perdix italica) reintroduzione nella ZPS Valle del Mezzano
Articolo – Fino al secolo scorso la Starna italica (Perdix perdix italica) era diffusa nei territori appenninici e alpini della nostra Penisola entro quota 1.800 m di altitudine. A partire dalla metà del ‘900 le popolazioni vitali sono andate rapidamente in declino e attualmente è considerata una specie formalmente estinta in natura, presente solo con un numero esiguo di esemplari in alcuni stock di allevamento del nord Italia.
La Starna italica è un uccello di media taglia, stanziale e camminatore. Negli adulti la colorazione dominante del mantello oscilla fra il grigio-azzurro e il rossiccio, così come nei giovani, ma con toni meno marcati. Al modesto dimorfismo sessuale nel piumaggio e nel peso, si contrappone la presenza di strie chiare trasversali dette “Croce di Sant’Andrea“ sul fondo castano delle scapolari nella femmina.
Gli adulti, pressoché vegetariani, si nutrono quasi esclusivamente di semi, germogli e bacche, mentre totalmente proteica – insetti e larve – è la dieta dei pulcini nelle prime tre settimane di vita: l’abbondanza di insetti in primavera, periodo di schiusa delle uova, è quindi molto importante per la sopravvivenza della Starna.
La Starna italica è molto legata ad ambienti rurali aperti e anche per questo è vulnerabile. Ama campi di cereali, erbai e pascoli con rare siepi basse e con bordi erbosi cespugliati. I terreni incolti aperti sono prediletti per la riproduzione e la nidificazione.
IL TERRITORIO DI REINTRODUZIONE
L’area individuata come ottimale per la reintroduzione della Perdix p. italica è la ZPS Valle del Mezzano, presso le Valli di Comacchio, nel ferrarese. Il sito, con una superficie di circa 18.000 ettari, in parte ricade nel Parco del Delta del Po, ed è un’area valliva bonificata alla fine degli anni ’60, attualmente caratterizzata da estesi seminativi attraversati da una fitta rete di canali, con fossi e alberi frangivento. Ai margini del territorio vi sono numerose zone umide residue, con una presenza di flora e fauna particolarmente importante. Ad aggiungere elementi di idoneità al sito, va ricordato che nella Valle del Mezzano fino agli anni ’80 vi era una popolazione di Starna stimata in circa 12.000 esemplari che subì una drastica decimazione nel gelido inverno del 1985 e fu avviata all’estinzione negli anni successivi.
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