Pesca in mare: tecniche, attrezzatura, licenza e permessi necessari
La pesca in mare è un hobby molto piacevole da praticare, ed è anche un’attività abbastanza diffusa. Sicuramente consente di vivere un’esperienza diversa e profonda, e sono in tanti a scegliere di praticarla, sia da riva che da una barca, a seconda della praticità acquisita. Vediamo quali sono le tecniche, l’attrezzatura e la licenza necassaria per pescare in mare.
Tecniche di pesca in mare
Le tecniche di pesca in mare variano a seconda se viene praticata dalla riva, dagli scogli o da un’imbarcazione. Vediamo le differenze:
Pesca in mare da riva
Per pescare in mare dalla spiaggia, la tecnica migliore in assoluto è il surf casting, una disciplina che può essere praticata con canne da fondo da mare con grammature che vanno da 80 a 300 grammi, a seconda della tipologia di pesce che si desidera insidiare e della distanza che si intende raggiungere. Per pescare dalla riva, le canne da pesca mare ideali sono quelle con grammature leggere, chiamate canne da pesca beach legering. Tutte le atre canne da pesca in mare sono invece dette da surf casting.
Pesca in mare dagli scogli
Pescare dagli scogli o dalle scogliere è una disciplina eccezionale e le tecniche da poter praticare sono lo spinning e il rock fishing, mentre nelle scogliere più basse si può pescare in mare con la bolognese.
Pesca in mare dalla barca
Per pescare in mare dalla barca si possono usare tecniche come il bolentino a mano, la correntino ed il palamito, che usano la lenza a mano come punto di partenza. Altre tecniche sono la pesca a drifting, pesca alla traina costiera, pesca alla traina d’altura, traina veloce, pesca con i filaccioni e molto altro.
Attrezzatura pesca mare
Come pescare al mare? È importante avere l’attrezzatura necessaria per poter pescare e, se si è ancora inesperti nel settore, bisogna sapere quale acquistare. Poi con il tempo, dopo aver acquisito una certa manualità, si potranno scegliere ulteriori strumenti volti a consentire la pratica di pesca che piace maggiormente. Ad ogni modo, ecco l’attrezzatura indispensabile per la preparazione canna da pesca per mare:
- Canna da pesca – è consigliata la bolognese, che è quella “telescopica“, composta in fibra di carbonio, molto più resistente della fibra di vetro, della lunghezza di 4 m. Il modello ideale è quello polivalente, per mettere il galleggiante;
- Mulinello – è sufficiente un modello economico, e sulla bobina si dovrà mettere un filo a scelta. Per un uso polivalente, è consigliabile un cosiddetto monofilo di nylon da 0,30 mm di diametro;
- Filo – per utilizzare una canna de pesca occorrono due monofili di nylon: uno per la lenza madre e l’altro per la parte finale della lenza;
- Galleggiante, ami e piombini;
- Slamatore, pinze da pesca e forbicine;
- Occhiali da sole, preferibilmente polarizzati per osservare meglio cosa accade sotto il pelo dell’acqua;
- Gilet multi tasche per poter avere a portata di mano gli strumenti necessari per pescare;
- Scarpe oppure stivali di gomma.
Con questa attrezzatura è possibile iniziare a pescare in mare e fare esperienza.
Pescare in mare con il permesso gratuito
Per esercitare in maniera legale la pesca ricreativa in mare, sia da terra sia da una barca, è possibile ottenere un permesso gratuito registrandosi al sito del Ministero delle Politiche agricole. È da sottolineare che la pesca ricreativa o sportiva è l’attività di pesca effettuata per fini agonistici oppure come hobby, e viene definita tale solo se non è finalizzata alla vendita.
Il permesso è obbligatorio e, dopo aver effettuato la registrazione al sito, occorre stampare l’autorizzazione da portare sempre con sé quando si va a pescare. Con il Decreto del 6 dicembre 2010, il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha introdotto l’obbligo per i pescatori maggiori di anni 16 di comunicare i propri dati anagrafici mediante l’apposito portale.
Nella registrazione, bisogna specificare se si appartiene alla categoria di pescatore sportivo o ricreativo, quale attività di pesca si desidera svolgere e le regioni in cui la si deve praticare.
Il foglio stampato della ricevuta di comunicazione costituisce titolo valido per esercitare la pesca dilettantistica. È importante sottolineare che chi è sprovvisto di questo foglio, se è soggetto ad un controllo, non può esercitare la pesca e questa viene sospesa. Inoltre, si è soggetti ad una multa fino a 2.000 euro e l’obbligo di mettersi in regola entro 10 giorni.
Con il Decreto Direttoriale n. 5205 del 4 marzo 2020 è stata istituita una proroga della validità delle comunicazioni riguardanti la pesca sportiva e ricreativa sino al 31 dicembre 2022.
Licenza pesca mare
È importante sapere che per pescare in mare serve la licenza, sia nel caso in cui si svolga l’attività a livello professionale che in quello dilettantistico. Esistono due tipi di licenze:
- Licenza A: riservata ai professionisti;
- Licenza B: per i dilettanti;
La licenza A consiste in un tesserino che viene rilasciato dalla Regione a coloro che hanno superato un test di idoneità all’esercizio della pesca professionale. Il corso viene organizzato dall’Ente territoriale e il tesserino rilasciato al termine del corso è valido per dieci anni.
Per il permesso di pesca in mare, ogni anno è previsto il pagamento di una tassa poco oltre i 40 euro, variabile in base a quanto stabilito dalle Regioni. La tassa va versata indicando i dati anagrafici ed il codice fiscale del titolare della licenza. Nella causale va inserita la dicitura “tassa pesca – licenza tipo A”. Nel caso in cui il pagamento della tassa non venga effettuato regolarmente, al titolare della licenza verrà vietata l’attività di pesca.
Invece, per quanto riguarda la licenza B, consiste in un permesso regionale della durata di 12 mesi, a cui corrisponde una ricevuta di versamento della tassa annuale di 23 euro. Il versamento deve sempre riportare dati anagrafici e codice fiscale del titolare. Va anche indicata la causale “tassa pesca – licenza tipo B”.
Esistono però anche delle esenzioni dal pagamento della tassa. Infatti, per chi ha meno di 18 anni o più di 65 anni la licenza è gratuita. Lo è anche per i portatori di handicap che praticano la pesca solo utilizzando la canna.