Cervo sardo, 75mila contro l´abbattimento

Dura presa di posizione degli ambientalisti di Grig contro il piano di abbattimento annaunciato dalla Giunta regionale. Prosegue la raccolta di firme

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CAGLIARI (articolo) – Sono già più di 70 mila cittadini che hanno sottoscritto la petizione popolare per la salvaguardia del Cervo sardo promossa dall’associazione ambientalista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) sulla piattaforma Change.org in circa due mesi. «Decine di migliaia di cittadini che vogliono difendere uno degli animali-simbolo della Sardegna e del Mediterraneo da un’ottusa politica ambientale intrisa di penosi interessi elettorali e venatori. Una richiesta chiara, palese, forte, in netto contrasto con le pretese di parte del mondo venatorio isolano che se ne frega altamente di tutto quello che non riguarda la possibilità di sparare a questo o a quest’altro animale» attaccano gli ambientalisti che chiedono un passo indietro dalla Giunta regionale che aveva annunciato un pianbo di abbattimento dell’esemplare.

In questi giorni la petizione viene inviata, corredata dalle adesioni finora pervenute, al Ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani, all’Assessore regionale della Difesa dell’Ambiente Gianni Lampis e al Presidente dell’I.S.P.R.A. Stefano Laporta, chiedendo se vi siano eventuali autorizzazioni per piani di abbattimento dell’ungulato a qualsiasi titolo e con quali motivazioni scientifiche. Un primo invio della petizione con i primi 30 mila sottoscrittori ha visto la risposta da parte dell’I.S.P.R.A.: l’Istituto tecnico-scientifico ha affermato chiaramente. (nota prot. n. 26660 dell’11 maggio 2022) che «non ha espresso pareri circa piani di controllo del Cervo sardo». Nessun parere – necessario per legge – quindi nessuna autorizzazione. L’I.S.P.R.A. ha confermato, poi, l’assenza di censimenti aggiornati.

Recentemente ha risposto (nota prot. n. 71919 del 9 giugno 2022) anche la Direzione generale Patrimonio Naturalistico e Mare del Ministero della Transizione Ecologica su incarico del Ministro Roberto Cingolani, comunicando l’inesistenza di piani di abbattimento e relative autorizzazioni. «Unico amministratore pubblico silenzioso l’assessore della Difesa dell’Ambiente della Regione autonoma della Sardegna Gianni Lampis, tanto vicino alle istanze venatorie quanto incapace di assumersi le sue responsabilità davanti alle richieste di decine e decine di migliaia di cittadini».

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