Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, fare chiarezza su protocolli applicati
L’Amministrazione regionale è solidale con l’iniziativa del ministro della Transizione ecologica che ha sottoposto al Commissario europeo per l’ambiente, gli oceani e la pesca, il tema della discordanza tra le date di inizio migrazione delle specie migratrici, indicate da alcuni Stati dell’Unione limitrofi, come nel caso di Francia e Italia, e ha proposto l’individuazione di una soluzione metodologica unitaria.
E’ il messaggio che l’assessore regionale alle Risorse agroalimentari ha portato oggi, nella sede della Regione a Udine, alla seconda conferenza internazionale dedicata alla beccaccia (La beccaccia nelle Alpi) organizzata in occasione della 18ª assemblea generale della Fanbpo, la federazione che unisce tutte le associazioni di cacciatori di beccaccia del Paleartico occidentale.
Come ha spiegato l’esponente della Giunta, i dati e l’analisi di contesto sono essenziali per qualsiasi scelta da adottare: devono essere oggettivi, fruibili e costantemente aggiornati per poter fare valutazioni corrette per tutelare la beccaccia nella fase di riproduzione che è l’obiettivo delle direttive comunitarie. Da qui la condivisione dell’assessore regionale con la richiesta del ministro e la non comprensione della levata di scudi da parte di alcune associazioni su una richiesta di verifica considerata l’oggettiva disomogeneità dei dati su cui si basano i key concept per la migratoria ovvero, sulle date di inizio migrazione e inizio del periodo di riproduzione degli uccelli selvatici che vivono in Europa.
L’assessore del Friuli Venezia Giulia ha rimarcato quindi la necessità di fare chiarezza tecnico-scientifica sul protocollo utilizzato in Italia rispetto a quello usato nel resto d’Europa.
La conferenza, per l’esponente dell’Esecutivo, è un’occasione rilevante per affrontare un tema importante qual è quello della gestione della specie con particolare riferimento all’area Alpina per un miglioramento del patrimonio della popolazione di beccacce a livello europeo, in linea con i criteri di sostenibilità ed è un’occasione di confronto grazie alla qualificata presenza di alcuni dei maggiori esperti e studiosi della specie a livello nazionale e internazionale.
L’evento è stato patrocinato e promosso dalla Regione Friuli Venezia Giulia in collaborazione con Fanbpo, Fibec Fvg e con il Gruppo monitoratori beccaccia formati dalla Regione. ARC/LP/gg