Coronavirus, doppia denuncia per il cacciatore che addestra i cani nel bosco

L’attività è vietata anche dal normale calendario venatorio. In più un 60enne di Carpineti ha anche violato i divieti in vigore per la diffusione del contagio

CARPINETI (Reggio Emilia) – E’ andato nel bosco per addestrare i suoi cani da caccia, in totale violazione dei divieti di spostamento in vigore per limitare la diffusione del contagio da coronavirus, e per questo è stato denunciato dalla polizia provinciale. E’ accaduto a Carpineti. L’uomo, un sessantenne del posto, ha anche agito al di fuori delle regole della normale attività venatoria, vietata anche in tempi normali in base al calendario. L’addestramento è infatti nocivo per la fauna selvatica, che si trova nel delicato periodo riproduttivo, in quanto i cani potrebbero danneggiare le covate o le cucciolate indifese o indurre aborti da stress nelle femmine gravide eventualmente inseguite.

Nonostante questo duplice divieto, da alcuni giorni era stata segnalata la presenza, nella zona di Bera di Carpineti, di una persona che si aggirava con dei segugi tra campi e boschi. Ieri mattina, con l’ausilio anche di un’auto civetta, è così scattata l’operazione della Polizia provinciale, che ha portato alla denuncia dell’uomo, nonostante questi abbia cercato a lungo e in tutti i modi, confidando nella vastità e nella perfetta conoscenza del bosco, di sottrarsi al controllo.

Il sessantenne è stato denuncia per addestramento abusivo di cani e per inosservanza del divieto di spostamento ai sensi delle norme sul Covid-19. E dovrà anche pagare una sanzione per essersi messo alla guida della propria macchina senza nemmeno avere con sé la patente.

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