Verona, Fiera della caccia: gli animalisti all’attacco. Allertata la Questura

Tensione in vista di Eos, al via sabato nei padiglione dell’esposizione scaligera. Gli organizzatori: «Non tolleriamo offese»

di Laura Tedesco

cacciatori Verona, Fiera della caccia: gli animalisti all’attacco. Allertata la Questura

Si chiama Eos, acronimo di European outdoor show, è la rassegna dedicata a caccia, tiro sportivo, difesa personale, pesca e nautica: partirà il 30 aprile nel quartiere fieristico di Verona, ma è già nel mirino delle polemiche animaliste. «Cacciatore scappa! Sabato 30 aprile tutti a Verona!», è infatti l’urlo anti-caccia lanciato da «Sinergia Animalista» che ha organizzato per quel giorno «un presidio davanti alla Fiera, dove si terrà – scrive l’associazione – un’expo di strumenti e accessori per chi ama uccidere e tormentare Animali».

Alta tensione

Non è l’unica iniziativa animalista contro la Fiera in programma a Verona dal 30 aprile al 2 maggio: la tensione è nell’aria da almeno un paio di settimane, quando sono stati esposti in città adesivi anti-caccia (in particolare in stazione Porta Nuova e vicino a Municipio, Arena, zona Fiera…). All’ingresso della Eos è stato anche posizionato un manifesto che definiva i cacciatori «feccia dell’umanità», il che ha indotto gli organizzatori dell’evento a segnalare l’escalation di episodi anti-caccia alla Questura di Verona. Una protesta, quella annunciata dagli animalisti per sabato, che è arrivata anche in Lombardia: quello striscione citato all’inizio, il «cacciatore scappa, 30 aprile tutti i Verona!» è infatti stato posizionato sui cancelli del depuratore che si trova sulla strada provinciale 527 Bustese, che collega Monza a Oleggio passando per Busto Arsizio.PUBBLICITÀ

Le posizioni

Per gli animalisti, «la caccia distrugge l’ambiente ed è pericolosa», mentre «la mostra mercato venatoria di Verona è organizzata da addetti del settore: dietro la caccia c’è sempre il lucro». Ma gli organizzatori della rassegna in partenza sabato non si lasciano intimorire: Eos, società che a Veronafiere organizzerà l’European Outdoor Show, intende «difendere l’evento» da possibili iniziative dell’associazione animalista. Quasi 60mila metri quadrati di superficie espositiva allestita dall’azienda Eos, con sede a Mestrino, in provincia di Padova, che «non intende subire in silenzio» le azioni dei membri di Centopercento Animalisti, descritti come «in ricerca di notorietà e che non esitano a usare le maniere forti per ottenerla».

Le misure per tutelarsi

L’azienda ha segnalato i fatti ai carabinieri di Mestrino e alla questura di Verona e sta verificando altre misure per tutelarsi in ogni sede. «I militanti di Centopercento Animalisti sono liberi di manifestare il proprio pensiero e il proprio dissenso verso un’attività che non condividono, ma non si può tollerare che offendano gratuitamente o, peggio ancora, minaccino i cacciatori – sostengono gli organizzatori di European Outdoor Show – Disporremo tutte le misure affinché lo svolgimento della fiera sia sereno e sicuro non solo dal punto di vista sanitario, ma anche sicuro e protetto da manifestazioni e incursioni da parte di gruppi che cercano ogni scusa per attaccare cacciatori e pescatori». E la tensione sale.