Cartucce a palla
Le cartucce a palla unica (proiettile) sono generalmente utilizzate in Italia ed all’estero per la caccia ai grossi mammiferi ed agli ungulati in particolare, come caprioli, daini, mufloni e cinghiali.
Esistono due tipologie di cartuccia a palla, quella per i fucili ad anima liscia e quella per i fucili ad anima rigata.
Mentre la prima è composta da pallini con una forma tronco-conica, simile a quella utilizzata per i fucili a munizione spezzata, la seconda ha una forma ogivale e un bossolo in ottone.
In quest’ultimo caso a livello costruttivo avremo: il bossolo, il proiettile, la polvere da sparo, il fondello e la capsula di innesco. Il bossolo è un tubo, di solito in ottone, che ha il compito di contenere le altre parti e di isolarle dagli agenti atmosferici esterni, umidità in primis. Alla base abbiamo il fondello che consente l’aggancio per il suo caricamento/scaricamento e al centro la capsula di innesco che, una volta battuta dal percussore, genera una fiamma dando fuoco alla polvere da sparo. La polvere da sparo riempie l’intero bossolo e può arrivare a contatto diretto con il proiettile stesso.
E per quanto riguarda i calibri? Nella scelta del fucile da caccia bisogna, infatti, seguire quello che dice la legge in merito. I calibri seguono una classificazione dettata dal sistema tedesco o anglosassone. La misurazione tedesca è in millimetri, il fondello è indicato come 7x65R dove 7 è il diametro della palla, 65 è l’altezza del bossolo ed R è il collarino.
Nel sistema anglosassone, invece, le misurazioni si basano sui centesimi di pollice come lo 0.233 denominato .233.
Nella scelta del calibro è importante guardare la strozzatura del fucile, se il fucile ha una strozzatura molto elevata a 2 o 3 stelle, si deve usare una cartuccia a palla sottocalibrata.
La legge prevede che per la caccia si debbano utilizzare calibri superiori al 5,6 mm di diametro con bossolo non inferiore ai 40 mm, oppure bossoli inferiori ai 40 mm purché la palla proiettile sia superiore al 5,6.