Latina, cacciatore 60enne spara all’amico perché gli aveva ucciso per errore il cane. Arrestato
La vittima è stata trasportato d’urgenza in ospedale dal personale sanitario del 118, dove è stato ricoverato per essere operato. Le sue condizioni non dovrebbero essere gravi.
Durante una battuta di caccia nei pressi del Parco nazionale del Circeo, in provincia di Latina, un 30enne ha colpito per sbaglio il segugio di un altro cacciatore, 60enne, che era con lui. Lo ha scambiato per un cinghiale. Purtroppo per il cane non c’è stato nulla da fare ed è morto sul colpo. Il padrone, per vendetta, ha quindi sparato con il fucile al collega, colpendolo con i pallini a una gamba. Il 30enne è stato quindi trasportato d’urgenza in ospedale dal personale sanitario del 118, dove è stato ricoverato per essere operato. Le sue condizioni non dovrebbero essere gravi. L’uomo che ha sparato è stato arrestato dai carabinieri. (Articolo)
L’interrogatorio del 60enne arrestato dai carabinieri per avere ferito un 30enne: il giudice gli concede gli arresti domiciliari.
Ha ottenuto gli arresti domiciliari Paolo M., il 60enne che ha sparato alcuni colpi di fucile contro un altro cacciatore che gli aveva ucciso il cane per sbaglio scambiandolo per un animale selvatico. Il 30enne ferito ad una gamba dai pallini è stato portato in ospedale in condizioni fortunatamente non gravi mentre colui che ha sparato è stato arrestato dai carabinieri della compagnia di Latina.
Ieri l‘interrogatorio del 60enne da parte del giudice per le indagini preliminari Giorgia Casstriota: l’uomo, assistito dall’avvocato Laura Bove, ha risposto alle domande del magistrato spiegando di avere sparato il primo colpo in aria per avvisare l’altro cacciatore ed evitare di essere colpito e di essere poi caduto a terra e di avere esplodo il secondo colpo per sbaglio, inavvertitamente e senza intenzione di ferire. A conclusione dell’interrogatorio il giudice ha convalidato l’arresto concedendo a Paolo M. gli arresti domiciliari. (Articolo)