Sicilia: «Il Tar non ha sospeso il calendario»

Ha ragione il Ministro della transizione ecologica Cingolani gli “ambientalisti radical chic” sono “peggiori della catastrofe climatica”.  «Tutto fermo solo per alcune specie e nelle zone colpite da incendi»

Replicando alla nota con cui le associazioni animaliste e ambientaliste ieri avevano comunicato il nuovo stop alla caccia in Sicilia si sottolinea che «alla camera di consiglio fissata per la trattazione dell’istanza cautelare, svoltasi il 27 ottobre, il Tar ha sostanzialmente respinto tutte le richieste delle associazioni ambientaliste, accogliendo solo quelle relative alla limitazione del prelievo venatorio della tortora selvatica, alla limitazione del prelievo venatorio della specie beccaccia dal 1° al 10 gennaio 2022, e alla preclusione dell’attività venatoria su terreni direttamente interessati da incendi».

«Per tutte le altre specie ed al di fuori dei terreni direttamente colpiti da incendi l’attività venatoria potrà proseguire nei termini già disciplinati dal calendario venatorio» garantendo la salvaguardia delle ragioni dei Cacciatori Siciliani, anche in considerazione del fatto che è la caccia al coniglio selvatico desta il maggiore interesse degli appassionati.

Le associazioni venatorie hanno spiegato argomenti finalizzati a dimostrare l’infondatezza delle impugnazioni proposte dalle associazioni di ambientalisti, e ne hanno chiesto il rigetto.