Caccia: a Milano manifestazione e corteo contro lo stop
‘Tutti animalisti ma di natura non sapete niente’
(ANSA) – MILANO – Sono partiti in corteo verso Palazzo Lombardia i cacciatori che oggi hanno partecipato al presidio di protesta contro lo stop all’attività venatoria deciso, dopo il ricorso della Lac, dal Tar della Lombardia almeno fino al 7 ottobre, quando è fissata l’udienza per la decisione di merito.
‘Tutti animalisti ma di natura non sapete niente‘ , ‘La caccia non si tocca‘ sono alcuni dei cartelli che hanno portato in piazza indossando i giubbini catarifrangenti.
La loro protesta è “contro la Regione per le promesse non mantenute” hanno spiegato.
Politici, attenti, la caccia non si tocca“, “Regione Lombardia, vergogna” e “Rolfi, le cornacchie e gazze cacciale tu“. Sono alcuni dei messaggi che si leggevano sugli striscioni dei cacciatori che nel pomeriggio di lunedì 27 settembre ‘armati’, per fortuna, solo di giubbini catarifrangenti, si sono radunati davanti alla Stazione Centrale, per poi sfilare in corteo fino a Palazzo Lombardia.
La protesta, per la quale sono accorsi diversi pullman da tutta la Lombardia, è stata organizzata per ribellarsi allo stop alla caccia deciso dal Tribunale amministrativo regionale accogliendo il presentato dalla Lac (Lega abolizione caccia). I cacciatori hanno protestato contro Regione e assessore all’Agricoltura Alimentazione e Sistemi verdi, Fabio Rolfi nonostante proprio Palazzo Lombardia avesse espresso il proprio disappunto per la decisione del Tar. A rimanere aperta dopo la decisione del tribunale era stata comunque la caccia di selezione “agli ungulati oggetto di specifici piani di prelievo”.
Rolfi aveva anche spiegato che stava lavorando a un provvedimento per consentire la ripresa dell’attività venatoria. Ma i cacciatori radunati davanti alla Centrale hanno preso di mira proprio l’assessore e la Regione chiedendo un ritorno immediato dell’attività venatoria.