Veneto: il Tar «impallina» il calendario

Sono stati accolti i ricorsi della Lac e della Lipu: esultano gli ambientalisti. La Regione risponde: «l’impianto complessivo non è toccato»

Il Tar accoglie i ricorsi della Lac e della Lipu, sospendendo in via cautelare parti rilevanti del calendario venatorio del Veneto, in attesa della trattazione di merito fissata per il 1° dicembre. Esultano gli ambientalisti e gli animalisti, secondo cui «finalmente è stata fatta giustizia». Per la Regione invece, «l’architettura complessiva del provvedimento non è stata intaccata».

Questo è un vero terremoto, il Tar ha sospeso, di fatto, mezzo calendario venatorio del Veneto. Con l’ordinanza cautelare 491, infatti, i giudici hanno disposto che il calendario venatorio regionale vada sospeso in alcune importantissime parti, su cui si era già espresso l’Ispra con un parere rimasto inascoltato dalla Giunta Zaia.

Il divieto di caccia si allarga a Combattente e Pavoncella. Poi si riduce il periodo in cui si potrà sparare a numerosi uccelli: due mesi in meno per la Quaglia (31 ottobre anziché 30 dicembre), anticipazione al 20 gennaio 2022 invece che al 31 dello stesso mese per Cesena, Tordo Sassello e per le specie acquatiche Germano reale, Folaga, Gallinella d’acqua, Alzavola, Mestolone, Canapiglia, Porciglione, Fischione, Codone, Marzaiola, Frullino, Beccaccino; infine sono state annullate le due giornate aggiuntive settimanali di caccia ai migratori nei mesi di ottobre e novembre».

È il terzo pronunciamento dei giudici veneziani contro la caccia in Veneto: con il primo, a inizio agosto, hanno accolto il ricorso della Lac sospendendo la caccia da appostamento alla Tortora: il secondo, alla fine dello stesso mese, ha accolto quello di Lipu, Wwf, Enpa e Lav contro la caccia alla Pavoncella.

La replica della Regione

Replica l’assessore alla caccia Corazzari: «Diversamente da quanto atteso e auspicato dal mondo ambientalista, le ordinanze del Tar hanno di fatto salvaguardato l’impostazione generale del calendario venatorio adottato dalla Giunta regionale per la stagione 2021-2022, che è stato sospeso solamente in alcune delle sue parti lasciando inalterata l’architettura complessiva confermando, in tal modo, la validità delle scelte gestionali operate dall’amministrazione regionale. In particolare le uniche specie oggetto di sospensione sono risultate Pavoncella e Combattente. A questa sospensione si aggiunge un semplice richiamo in ordine alle specie Quaglia, Tordo sassello e Cesena».