Caccia illegale nelle Saline, denunciati quattro bracconieri

BRINDISI-Anche alla luce delle recenti denunce e dei sequestri a carico di bracconieri, il Gruppo Carabinieri Forestale di Brindisi ha organizzato un apposita operazione, denominata SALINE SICURE, con la partecipazione di pattuglie delle Stazioni Forestali di Brindisi ed Ostuni, e del Nucleo Investigativo (NIPAAF) di Brindisi, per il contrasto all attività venatoria in ore notturne nel Parco Regionale delle Saline di Punta della Contessa e zone limitrofe, a Sud del capoluogo.

Tutta l’area attrae in questo periodo decine di doppiette, non solo cacciatori in regola con le norme nazionali e regionali, ma anche persone dedite all abbattimento di selvaggina in orari e giornate di chiusura, e con mezzi non consentiti.

In particolare, persiste il fenomeno del bracconaggio alla lepre, una vera e propria mattanza che i Carabinieri Forestali stanno contrastando con il massimo impegno, anche con la supervisione ed il coordinamento dell Autorità Giudiziaria.

Nell operazione Saline Sicure i Militari hanno intercettato due squadre di bracconieri, in altrettante autovetture, quattro persone in tutto, intente ad attirare ed abbagliare lepri con torce alogene, metodo illegale per facilitarne l abbattimento.

I bracconieri hanno fatto in tempo a disfarsi della selvaggina in carniere, ma sono stati comunque fermati dai Carabinieri Forestali, identificati e deferiti alla Procura della Repubblica di Brindisi. Si tratta di: A.C., di anni 62; C.C., di anni 82; C.G., di anni 58 e F.C., di 55.

E stato contestato loro il reato di esercizio di attività venatoria fuori orario e con mezzi non consentiti, ai sensi dell art. 30, comma 1, lett. h) della Legge n. 157 del 1992 (norma nazionale sulla fauna omeoterma ed il prelievo venatorio). A seguito di perquisizioni sono stati sottoposti a sequestro armi, munizioni e torce. Anche per i due automezzi, utilizzati con fari abbaglianti per la specifica caccia illegale, è scattato il sequestro.

Nella nottata sono state notate altre autovetture con squadre di bracconieri, non ancora intercettate dai Carabinieri Forestali, che continueranno però anche nei prossimi giorni i servizi mirati di sorveglianza dei territori più esposti al fenomeno.

BrindisiOggi