Perugia: Il calendario venatorio della discordia, si spacca la maggioranza sul testo approvato dalla Giunta. La Lega si sente tradita: “Forte dissenso”
La Giunta, in particolare l’assessore Roberto Morroni, accusati di aver stravolto il testo approvato in Seconda Commissione. Tre i punti dello scontro: cancellati i giorni di pre-apertura.
on è un’azione-bomba come quella firmata del segretario regionale di Fratelli d’Italia Franco Zaffini, dove in pratica si sparava a zero su gran parte dell’operato della Giunta regionale e si chiedeva subito un cambio di passo, ma non è neanche da sottovalutare l’ultimo scontro – in seno ad una coalizione di governo che ha difficoltà persino a fare alleanze a livello territoriale – tra il gruppo consiliare della Lega e la Giunta regionale (in particolare il vice-presidente della Giunta regionale Roberto Morroni (Forza Italia) che non viene neanche mai nominato direttamente). Motivo del contendere lo spinoso calendario della caccia che, in Umbria, ancora vale voti sonanti nonostante un calo importante del numero delle doppiette in azione. “I consiglieri della Lega, per onestà e trasparenza nei confronti dell’elettorato e anche del lavoro che portiamo avanti con impegno quotidiano, non possono che manifestare forte dissenso nei confronti di un atto che non tiene conto delle istanze da noi rappresentate”: tuona il presidente della seconda commissione Valerio Mancini che è furioso per la difformità del testo ufficiale rispetto a quello concertato e votato in commissione a Palazzo Cesaroni. Velatamente si fa capire che il principale alleato non viene ascoltato quando poi bisogna prendere certe decisioni in sede di Giunta.
Ma quali sono i motivi dello scontro – complici anche i pareri nazionali di organi di controllo su fauna e paesaggio – tra la Lega e la Giunta Tesei? La preapertura, la caccia alla tortora selvatica e l’istituzione di tre valichi montani a Bocca Trabaria, Fossato di Vico e Passo Carosina. “Nella bozza di Calendario venatorio, approvata lo scorso 8 giugno in Terza Commissione, erano invece previste tre giornate di caccia nei giorni 1, 5 e 12 settembre 2021, che però non sono presenti nel documento ufficiale approvato dalla Giunta regionale lo scorso 4 agosto. A differenza di quanto votato in Commissione – osserva Mancini -, è stata anche vietata la caccia alla tortora selvatica. L’esclusione di questa specie da quelle cacciabili sembra essere stata causata dalla mancata presa visione da parte della Regione dei tesserini dei cacciatori, riconsegnati però già da tempo dalle associazioni venatorie. Su questo aspetto ho riscontrato che non c’è stato alcun ritardo da parte dei cacciatori, pertanto la mancata pre-apertura non è certo imputabile alla loro negligenza”.
Fin dalla prima riunione – maggio – la Lega aveva ribadito che non avrebbe mai avallato l’istituzione di tre valichi montani a Bocca Trabaria, Fossato di Vico e Passo Carosina. Una scelta motivata dal Palazzo di governo dell’Umbria dalla volontà dell’Istituto superiore Ispra. Per la Lega non è invece così: “Abbiamo invece constatato che quanto sostenuto dalla Lega, primo partito della regione, non abbia avuto alcun valore nella stesura del documento ufficiale, nel quale sono stati inseriti i nuovi valichi. Il parere contrario dato da ISPRA, in merito alla nostra proposta era sì obbligatorio, ma non vincolate, pertanto si sarebbe potuto procedere anche senza l’avallo dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale”. Un ulteriore fronte, un ulteriore campanello d’allarme per la tenuta politica (ma anche elettorale) della Giunta regionale e della maggioranza di centrodestra più civici.