Campania, ecco il testo del Calendario Venatorio 2021/2022. Niente preapertura

Peggiora il calendario campano: niente preapertura e niente colombaccio a febbraio.

IoCaccio.it

Dopo l’annuncio dell’approvazione fatta dall’Assessore Caputo a inizio luglio, finalmente la Regione Campania ha pubblicato il testo ufficiale del calendario venatorio 2021/2022. Un calendario che, purtroppo, peggiora notevolmente rispetto allo scorso anno: è stata infatti totalmente eliminata la preapertura. Una decisione che Caputo ha giustificato come “effetto di considerazioni e rilievi di natura tecnico scientifica”.

Se è comprensibile la mancata preapertura ai Corvidi per consentirne il prelievo a febbraio, stupisce il mancato anticipo dell’apertura alla Tortora per cui è stato dato recentemente il via libera anche a livello europeo e stupisce la mancata preapertura al Colombaccio per cui è stato anche eliminato anche il prelievo a febbraio. Magra consolazione la data di apertura della caccia agli acquatici, che finalmente potrà iniziare alla terza domenica di settembre dopo anni in cui l’inizio era fissato al 1° di ottobre.

L’Assessore Caputo a margine dell’approvazione ha dichiarato“Ci abbiamo lavorato tanto, meglio non si poteva fare in considerazione dei limiti imposti dai regolamenti europei e dalla legge”. Non si direbbe a giudicare dai calendari venatori approvati da altre regioni italiane… Di seguito il calendario in dettaglio.

Preapertura

Il nuovo calendario prevede la possibilità di cacciare in preapertura le specie Tortora, Gazza, Ghiandaia, Cornacchia grigia e Colombaccio. Il prelievo venatorio potrà essere effettuato esclusivamente d’appostamento, nelle seguenti date:

  • Cornacchia Grigia, Ghiandaia, Gazza e Colombaccio nei giorni 2, 5 e 6 settembre
  • Tortora esclusivamente nella giornata del 2 settembre

I periodi di caccia

Purtroppo, come nello scorso anno, l’inizio generale della stagione venatoria resta fissato per molte specie al 1° di ottobre. Soltanto Quaglia, Tortora, Merlo e Fagiano si potranno cacciare a partire dalla terza domenica di settembre. Questi i principali periodi di caccia previsti:

  • Quaglia dal 19 settembre al 29 novembre
  • Tortora dal 19 settembre al 17 ottobre (dal 20 settembre al 1° ottobre solo da appostamento fisso)
  • Merlo dal 19 settembre al 30 dicembre
  • Fagiano dal 20 settembre al 30 gennaio (dal 30 novembre solo in presenza di piani di prelievo)
  • Starna e Coniglio selvatico dal 2 ottobre al 29 novembre (esclusivamente in presenza di piani di prelievo)
  • Lepre e Allodola dal 2 ottobre al 30 dicembre
  • Beccaccia dal 2 ottobre al 20 gennaio
  • Beccaccino e Frullino dal 19 settembre al 20 gennaio
  • Alzavola, Marzaiola, Canapiglia, Codone, Fischione, Germano reale, Mestolone, Folaga, Gallinella d’acqua e Porciglione dal 19 settembre al 31 gennaio
  • Pavoncella dal 2 ottobre al 20 gennaio
  • Volpe dal 2 ottobre al 31 gennaio
  • Cesena, Tordo bottaccio e Tordo sassello dal 2 ottobre al 31 gennaio
  • Cornacchia grigia, Ghiandaia e Gazza dal 2 ottobre al 10 febbraio (nel periodo dal 1 gennaio al 10 febbraio esclusivamente da appostamento)
  • Colombaccio dal 19 settembre al 31 gennaio (a gennaio esclusivamente da appostamento)

Cinghiale

Quanto al prelievo del cinghiale, resta consentito dal 2 ottobre al 30 dicembre esclusivamente in battute autorizzate, nei giorni di giovedì e domenica con l’aggiunta, dal 1° ottobre al 20 novembre, anche del sabato.

La caccia di selezione al cinghiale, invece, sarà consentita tutto l’anno, dal 1° gennaio al 31 dicembre, potrà essere esercitata da un’ora prima del sorgere del sole fino a un’ora dopo il tramonto e sarà condotta esclusivamente da punti fissi e dal personale individuato dalla normativa vigente.

Carnieri

Per la fauna stanziale è consentito un prelievo complessivo massimo a giornata di due capi, con la limitazione a un capo per le specie starna, coniglio, lepre comune e due capi per fagiano e volpe. Il prelievo stagionale per la fauna stanziale non dovrà superare i 10 capi per la lepre e i 5 capi per la starna e per il coniglio. Per il cinghiale è consentito il prelievo di 5 capi giornalieri.

Per la fauna migratoria è consentito un prelievo complessivo massimo a giornata di 20 capi (che scende a 15 nelle aree pSIC, SIC, e ZPS) con le seguenti ulteriori limitazioni: massimo 15 capi a giornata per merlo (dal 19 al 30 settembre 5 capi), cesena, tordo bottaccio, tordo sassello; massimo 10 capi per anatidi, rallidi, limicoli, allodola e colombacciomassimo 5 capi per quaglia e tortora e da gennaio, anche per il colombaccio; massimo 3 capi per beccaccia, codone e porciglione. Il prelievo stagionale per la fauna migratoria non dovrà superare: 20 capi per beccaccia e pavoncella, 25 capi per la quaglia, 10 capi per la tortora; 15 capi per codone e porciglione; e 50 capi per l’allodola.

Addestramento cani

Come l’anno passato il calendario limita l’addestramento e l’allenamento dei cani da caccia al periodo compreso tra il 1° e al 20 settembre con l’esclusione del martedì e venerdì e dei giorni di preapertura 2, 5, e 6 settembre. Gli Uffici competenti per territorio, con proprio provvedimento, dopo aver accertato l’assenza di esemplari di fauna selvatica in fase di nidificazione o di dipendenza della prole dai genitori, potranno però autorizzare l’anticipo fino a quarantacinque giorni, delle attività di addestramento cani in aree circoscritte.

A questo link potete consultare il testo integrale del calendario venatorio 2021/2022 della Regione Campania.