Binago: Il sindaco vieta le ronde animaliste. È scontro per la caccia ai cinghiali
Binago, Centopercentoanimalisti aveva attaccato i cacciatori. Alberto Pagani: «Chi intralcia il prelievo selettivo sarà denunciato»
Un’ordinanza contro le ronde animaliste per i cinghiali. La annuncia il sindaco-agricoltore Alberto Pagani già coordinatore con Giampaolo Lambrughi del Comitato spontaneo interprovinciale per la tutela e la salvaguardia delle colture agricole, la sicurezza e l’incolumità delle persone messe a rischio dagli attacchi dei cinghiali.
«Farò un’ordinanza con cui disporrò che chiunque ostacolerà il prelievo dei cinghiali verrà identificato e denunciato per interruzione di pubblico servizio – conferma Pagani – Inviterò i colleghi sindaci a fare altrettanto sui loro territori».
Iniziativa che il primo cittadino di Binago intende assumere contro la mobilitazione annunciata dai militanti di Centopercentoanimalisti, che in una nota diffusa nei giorni scorsi non hanno escluso di organizzare vere e proprie “ronde” nelle prossime settimane al Parco Pineta, per impedire quella che definiscono una oscena e costante strage di cinghiali.
Mobilitazione cui invitano ad aderire anche i militanti della Fratellanza Animalista e chiunque altro voglia associarsi alla difesa degli ungulati.
Mobilitazione cui risponde con una reazione “muscolare” il sindaco Pagani, preoccupato della presenza ormai incontrollata di cinghiali in zone sempre più vicine ai centri abitati.
«Con questi conflitti tra animalisti, istituzioni e cacciatori chi ci rimette sono le persone, che rischiano di rimanere ferite o addirittura perdere la vita in incidenti stradali causati da cinghiali, e gli agricoltori che si trovano distrutto il prodotto del loro lavoro da cui ricavano un reddito per vivere».
«Dove i cinghiali entrano devastano prati e campi coltivati e, anche se poi li si ripristina, il giorno dopo tornano come prima – continua Pagani – È una battaglia persa. Vorrei vedere questi animalisti se, a fine mese, metà dello stipendio dovesse andare a compensare i danni provocati dai cinghiali nelle campagne e subiti da persone rimaste ferite o uccise in incidenti con ungulati coinvolti».
«Predisporremo telecamere e organizzeremo anche un servizio di volontariato, chiedendo la collaborazione di chi si renderà disponibile per fare qualche uscita la sera – aggiunge Pagani – In Comune disponiamo di fototrappole da collocare nei punti dove si sa che frequentemente si aggirano cinghiali, per individuare eventuali iniziative di disturbo o ronde da parte degli animalisti. Non è tollerabile che, per manie di protagonismo e una difesa di animali che non ci sono mai stati e non devono stare sul nostro territorio, non si permettano le azioni di contenimento previste dalle autorità preposte».