Friuli: ‘Consorzio di Bonifica impegnato per la protezione della fauna selvatica’

La presidente Clocchiatti interviene dopo le segnalazioni di animali morti dopo essere caduti nei canali tra Rive d’Arcano e Coseano

“Il Consorzio di Bonifica Pianura Friulana ha presentato già anni fa un progetto a salvaguardia della fauna dell’importo di oltre 2 milioni di euro, che ha trovato recentemente parziale attuazione in brevi tratti del Canale Principale e del Canale di Giavons, nei comuni di Rive d’Arcano e di Coseano, grazie a un finanziamento della Regione integrato da risorse prelevate dal bilancio consortile”. Così interviene la presidente dell’ente Rosanna Clocchiatti, in risposta alle segnalazioni giunte sulla caduta della fauna selvatica nei canali in gestione, evidenziando che “da anni il consorzio si è attivato con interventi tesi a ridurre questo rischio, anche attraverso risorse proprie”.

Da sempre sensibile alla tutela della fauna – come attesta la collaborazione con le associazioni animaliste per fauna anatide stanziale lungo i canali e le rogge, la presenza anche nel Comune di Udine, nonché la recente collaborazione con il Comune di Gemona per la realizzazione di un’oasi felina – il consorzio auspica che “nei prossimi anni, con il supporto della Regione, che si sta dimostrando sensibile sulla tematica – spiega Clocchiatti -, possano essere finanziati ed attuati ulteriori interventi, dando la priorità alle tratte più critiche”.

Intanto nei comuni di Rive d’Arcano e di Coseano sono partiti i lavori più urgenti di ripristino e di messa in sicurezza dei canali di Giavons e Principale Ledra, a cura del Consorzio di Bonifica Pianura Friulana. Con il contributo della Regione, l’ente sta provvedendo a ridurre il rischio di caduta delle persone e della fauna selvatica installando recinzioni lungo alcuni tratti dei canali (quasi un km lungo il canale Giavons a Rive d’Arcano, circa 400 metri metri lungo il Canale Principale a Coseano, frazione di Maseris, e in località Coseanetto, nei pressi della Chiesa di San Bartolomeo).

L’intervento prevede il ripristino idraulico del Canale di Giavons con la rimozione di alberature pericolanti, il taglio e la sfrondatura della vegetazione spontanea, infine la posa di reti a salvaguardia della caduta in alveo della fauna selvatica. Prima verranno puliti gli argini dei corsi d’acqua, per agevolare le successive fasi di lavorazione; dopo la posa dei paletti, saranno posizionati i fili di sostegno della rete zincata. L’opera di ripristino dei canali è stata affidata alla ditta IMER, mentre l’intervento di recinzione è della ditta Tosone Dorino Sas. Entrambi i lavori saranno ultimati entro metà giugno, mentre è già completato l’intervento di Coseanetto lungo il canale Principale.

“L’intervento sulle sponde dei canali è il primo passo di un percorso che le giunte di Rive d’Arcano e Coseano hanno intrapreso con il Consorzio dopo il rinnovo amministrativo del 2019”, comunica il sindaco di Rive d’Arcano Gabriele Contardo. “Di concerto con la Regione e con l’ausilio dei rispettivi uffici tecnici comunali e non ultime delle due riserve di caccia, è stato aperto un tavolo operativo che ha portato alla realizzazione di questi lavori. Indispensabile ora è non fermarsi ma continuare in un’opera strategica per la sicurezza di tutti, esseri umani e fauna selvatica. Siamo convinti che tutto ciò rappresenta una priorità e continueremo a tenere aperto il dialogo con il Consorzio di Bonifica Pianura Friulana e con la Regione”.

Il Sindaco di Coseano David Asquini aggiunge che “questo intervento, richiesto da anni, è soltanto un primo lotto dei lavori che dovranno mettere in sicurezza i canali che scorrono attraverso il nostro territorio. Purtroppo sono stati molti gli incidenti mortali a carico di persone e fauna selvatica e domestica per la mancanza di protezioni adeguate, e per l’impossibilità di poter uscire dagli argini cementizi e verticali dei canali Ledra e Gjavons. L’impegno politico delle amministrazioni comunali di Coseano e Rive d’Arcano è stato decisivo, come anche il continuo dialogo con la Regione, tramite l’assessore Zannier, con il Consorzio di Bonifica Friulana, con i cacciatori dei due comuni e con le diverse associazioni che tutelano il territorio”.

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