Canali, pulizia errata, Italcaccia: “Ecosistema a rischio”
Latina – L’allarme di Italcaccia: sulle sponde nidificano molte specie animali, i lavori vanno rinviati a fine estate.
Molto più sensibili alle tematiche ambientali di quanto possa immaginare l’opinione pubblica, alcuni cacciatori lanciano l’allarme per quanto sta succedendo in alcune zone della periferia di Latina come tra Piccarello e Santa Fecitola, dove la pulizia di alcuni canali, avviata in un momento sbagliato dell’anno, sta mettendo in serio pericolo la sopravvivenza di alcune specie animali, come gli uccelli che nidificano e si riproducono proprio in questa stagione soprattutto lungo le sponde dei corsi d’acqua più grandi. A chiedere di fermare ruspe e trince, è Giuseppe Baretta, presidente della sezione Italcaccia di Latina-Tor Tre Ponti che invoca maggiore attenzione per la natura.about:blank
«Quello che sta succedendo è incredibile – denuncia pubblicamente Baretta – Stiamo assistendo a un vero e proprio smantellamento dell’ecosistema lungo il Canale delle Acque Medie, ma ce ne accorgiamo solo noi che frequentiamo le campagne attorno Latina, con l’attenzione che meritano, molto più di quelli che si professano amanti e difensori dell’ambiente. Un lungo tratto delle sponde del canale è stato già ripulito, senza considerare che tra le sterpaglie c’erano molti nidi pieni di uova. Un lavoro che, se portato avanti in questa maniera, mette a rischio la riproduzione di specie come germani, alzavole, fagiani e molti altri». Perlustrando la zona sono stati trovati diversi nidi devastati ed esemplari maschi privati delle femmine che potrebbero essere rimaste uccise nel tentativo di proteggere le uova al passaggio delle trince. «Giustamente a noi cacciatori viene impedito di sparare in questo periodo – sottolinea Baretta – Ma ci viene persino impedito di portare i cani a spasso tra i campi per evitare che possano anche solo compromettere la nidificazione. Poi però assistiamo a interventi devastanti come quelli di questi giorni. Per evitare danni maggiori vanno fermati subito e rinviati a fine estate, quando i piccoli hanno superato la fase del piumaggio».