Novara: La protesta di Italcaccia “Fa troppo caldo e liberare ora i fagiani significa ucciderli”

FILIPPO MASSARA

Non c’è acqua per i fagiani, che muoiono. L’allarme è lanciato da Italcaccia Novara: «La Regione deve rivedere le norme sulle immissioni» suggerisce il segretario provinciale Carlo Signini. Gli animali sono stati liberati nelle campagne nei giorni scorsi. Lo prevedeva la norma, che fissa al 31 luglio la scadenza. Dall’Atc Novara 1-2 i numeri del piano locale sulla selvaggina: 12 mila gli uccelli immessi nei due ambiti territoriali, di cui il 10% pernici rosse e starne. Tutti gli altri esemplari sono fagiani.

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«Molti non riusciranno a sopravvivere nemmeno fino al 20 settembre, giorno di apertura della stagione di caccia – avverte il responsabile -. A giugno abbiamo segnalato il rischio alla Regione con una lettera, ma alla fine non è cambiato nulla. Ci siamo rivolti anche all’Atc perché potesse smuovere la situazione. Serve agire, a questo punto almeno per il prossimo anno. Chiediamo di posticipare i lanci a inizio settembre». Signini è una guardia venatoria e ha un’esperienza di famiglia come allevatore di fagiani e anatre selvatiche. «Sono animali che hanno bisogno di tempo per ambientarsi – avverte -. Soffrono la siccità. Io stesso sono stato autorizzato a immettere una parte dei fagiani ordinati da allevamenti, peraltro non della zona: su 166, ne ho trovati quattro purtroppo già morti durante il trasporto. Quelli vivi li ho liberati vicino all’Agogna. Nel 2019 c’era stata una morìa che temiamo si ripeta. Anche gli animalisti dovrebbero farsi sentire».

Solo a luglio la Regione ha rivisto la legge per consentire agli Atc di proporre deroghe sulla data di immissione, ma di fatto la modifica non è ancora entrata in vigore. «Da Torino ci hanno spiegato che non sono state trasmesse le linee guida per applicarla – dice Filippo Caccia, presidente di Atc Novara 1-2 -. Dal 2021 sarà possibile farlo. Non credo che il problema sia così grave come lo descrive Italcaccia. Io stesso vado in cerca di fagiani e lo scorso anno li ho trovati senza problemi. Secondo me il limite del 31 luglio è adeguato, ma molti cacciatori chiedono di posticipare e sono loro portavoce: dal prossimo anno si potrebbe concentrare i lanci ad agosto. Sarebbe un buon compromesso».

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