L’ItalCaccia dice basta a progetti anti-produttivi del mondo animalista, ecc,ecc.
Siamo stanchi di continuare a sentire i soliti ignoti che progettano a spese degli italiani piani inutili anti produttivi chiaramente con soldi degli italiani che con grossi sacrifici si affidano al nostro governo, il solito Governo che per mantenere in piedi un certo sistema cosa fa… ascolta anche progetti sterili quali:
Chiudere tutti i centri di allevamento, far chiudere di conseguenza tutti i ristoratori dove si consumano carni (quasi tutti).
Chiudere aziende agricole di allevamento di selvaggina ecc ecc., per poi passare al consumo di verdure?
Noi non sappiamo se sia normale accettare tali proposte che ci risulta fuori dal mondo. Ma ci siamo dimenticati l’essere umano chi era e da dove proveniva..
Vogliamo ricordare che il consumare anche una sola pianta di insalata significa comunque togliere la vita, dove la stessa doveva finire il suo ciclo di vita interrotto da colui che le coltiva o viceversa.
Quindi cosa significa?? Che qualsiasi essere vivente non dovrebbe più cibarsi di nulla.Diciamo questo perchè:
“Il Presidente del consiglio Conte pochi giorni fa ha incontrato, agli stati generali dell’economia, le Associazioni ambientaliste e animaliste, che non hanno esitato a fare le loro proposte, non differenti da quanto si trova abitualmente nei loro comunicati stampa e nei social.
Non ci soffermeremo quindi su queste idee, ma sul problema di fondo: possono queste proposte per risollevare l’economia italiana?
Noi crediamo sinceramente di no, non per una preclusione a priori alle idee ambientaliste/animaliste, ma perché sono enunciazioni elaborate da persone che non hanno molta dimestichezza con la realtà rurale del nostro paese e molte volte nemmeno delle cose di cui parlano.
Il Governo e tutti i partiti hanno poche scelte: una di esse è quella di ascoltare il tessuto produttivo legato al settore primario, per cui il nostro paese è conosciuto nel mondo. L’agricoltura ha modellato nei secoli il nostro paesaggio, l’imprenditore agricolo italiano ha creato il giusto equilibrio per produrre cibo ed eccellenze alimentari (come il vino, l’olio, formaggi, salumi ecc.) conosciuti in tutto il mondo. L’unica soluzione è quindi investire sul settore rurale, aprendosi al mondo e non chiudendosi attraverso vincoli che colpiscono soprattutto le imprese italiane. Il mondo venatorio da sempre è parte integrante del mondo rurale ed è pronto a farsi portavoce delle istanze proveniente da esso: Presidente Conte, è pronto ad ascoltarci?”Il Presidente Nazionale ItalCaccia
Gianni Corsetti