La valorizzazione del territorio. Il ruolo dell’A.T.C.
I miglioramenti ambientali, sono uno strumento di gestione indiretta
delle popolazioni di fauna selvatica, poiché volti alla ricostituzione degli
elementi del paesaggio legati all’gricoltura tradizionale e a una maggiore differenziazione delle coltivazioni e alla loro rotazione.
In tale contesto risulta importante la funzione svolta dai cacciatori ed agricoltori nella gestione del territorio resi ai fini agro-faunistici. L’esperienza deve dimostrare che l’ATC non svolge solo una gestione amministrativa della caccia, ma anche una razionale gestione delle risorse naturali sulla base della loro sostenibilità, in sintonia con le competenze territoriali delle Provincie e Regioni. Sulla base di tali presupposti, l’ATC deve pubblicare almeno due volte l’anno il “Bando per Misure Rivolte ad Interventi di Miglioramento Ambientale ai Fini Faunistici”. Le richieste di finanziamento, i cui soggetti beneficiari sono proprietari e/o conduttori di fondi agricoli, sono volte al perseguimento dei seguenti obiettivi:
1 Fornire alla fauna selvatica maggiori opportunità di alimentazione, soprattutto nei periodi di carenza nel corso dell’anno.
2 Garantire alla fauna selvatica migratoria e stanziale le condizioni
adeguate di rifugio, pastura e riproduzione.
Sulla base dei progetti già realizzati, è stato possibile accertare un significativo incremento dell’eterogeneità ambientale, con un aumento della diversità colturale in aree caratterizzate da eccessiva semplificazione del paesaggio. Gli interventi proposti dall’ ATC nel territorio di competenza, hanno avuto risvolti positivi nel programma della gestione mirata alla conservazione a lungo termine delle popolazioni selvatiche migratorie e
stanziali che consenta loro di compiere tutte le fasi del ciclo biologico
vitale in tranquillità.
Considerando positivi i risultati a tutt’oggi conseguiti è auspicabile poter raccogliere un numero maggiore di adesioni (istanze per la concessione di contributi), al fine di poter impostare le successive programmazioni sulla base dell’effettiva disponibilità di proprietari e conduttori. Il grado di reale partecipazione da parte del mondo agricolo e la limitatezza delle risorse disponibili costituiscono, di fatto, elementi di partenza con i quali è necessario confrontarsi al momento di impostare la programmazione.