Peggio dei grillini ci sono i grillini animalari col topo di fogna in trappola
E’ una storia surreale quella accaduta in via Bormida a Chiesanuova, in una zona residenziale che da qualche settimana si trova alle prese con una vera e propria invasione di topi. I residenti hanno denunciato il problema e segnalato la necessità di una derattizzazione, senza finora ottenere niente. Così, in attesa che si muovano le istituzioni, alcuni cittadini hanno cominciato a combattere la piaga con la solita arte italica dell’arrangiarsi, piazzando trappole nei propri giardini e resedi. Ma ecco che ieri accade il fattaccio: quando una di queste trappole ha catturato un ratto, una famiglia che abita in zona è insorta a difesa dell’animale, facendo intervenire addirittura due Volanti della polizia per scongiurare – riuscendoci – la soppressione del roditore.
Ma ecco come uno dei residenti, Luigi Tomay, racconta i concitati momenti che ha creato un bel parapiglia in strada e che stamani hanno avuto un seguito. “Ieri una di questa trappola è scattata, chiudendo in una gabbia un bell’esemplare di ratto di fogna – racconta Tomay -. A questo punto il dilemma: cosa farne? Liberarlo in altra zona? Portarlo al Centro di Scienze Naturali? Chiamare i veterinari della Usl? Il pragmatico anziano signore artefice della cattura pensa invece che il ratto vada soppresso e non trova altra soluzione che il vecchio sistema del “secchio”. La morte per annegamento non è certo piacevole, neppure per un ratto. Pensate però a come agisce il veleno delle esche autorizzate e converrete che non sia affatto una morte migliore.
Ma appena predisposto il patibolo, ecco che accade il primo fatto sorprendente: un’intera famiglia, attiva nei comitati di zona e vicina al Movimento 5 Stelle, si erige a difesa del ratto ed inveisce contro l’anziano con epiteti tra i quali “assassino” è uno dei più frequenti. Tali solerti difensori dei ratti chiedono addirittura l’intervento delle forze dell’ordine, per impedire il misfatto ed arrestare il pericoloso criminale.
Ed ecco il secondo fatto incredibile: le forze dell’ordine intervengono, addirittura con due Volanti. La storia potrà strappare un sorriso al lettore, ma crea amarezza vedere come proprio chi è vicino alle istituzioni non solo non è in grado di comprendere i problemi dei cittadini, neppure quando ci vive praticamente dentro, ma non conosce altro mezzo che quello di offendere e aggredire un anziano signore che era convinto di rendere un servigio alla collettività. E, ancora in disprezzo della collettività, umilia le forze dell’ordine chiedendo il loro intervento per una cosa simile, in un momento in cui ci raccontano continuamente della carenza di personale e addirittura di benzina per i mezzi destinati alla pubblica sicurezza”.
Ed ecco quindi l’epilogo della storia: “Il ratto – prosegue Tomay – naturalmente è stato liberato e corre nuovamente felice nelle fogne della nostra città. Questa mattina un altro ratto era in trappola, ma prima di qualsiasi decisione si è deciso di interpellare le istituzioni. La polizia municipale ha considerato che fosse più appropriato il rivolgersi alla Polizia di Stato. Questi, dopo consultazione interna, hanno suggerito di liberare il ratto in un campo lontano dalla zona di cattura.
Non convinti della legittimità della cosa, è stata consultata nuovamente la Municipale, che ha indicato nella Usl l’ente competente. Questi hanno passato la palla all’Ufficio di Igiene. Una cortese funzionaria di tale Ufficio si è offerta di fare la segnalazione all’Asm per una futura disinfestazione, suggerendo nel frattempo di liberare il ratto nella zona di cattura, ovvero nel giardino di un cittadino. Ratti Vs. Cittadini: 2 – 0”.