Gibertoni: meno cacciatori per sostenere il turismo… e vai!!!
La consigliera chiede di rivedere il Calendario venatorio per non ostacolare la ripresa di un settore duramente colpito dagli effetti del lockdown. Proposta anche l’istituzione di un tavolo tecnico.
Stop alla caccia nel week end per sostenere il rilancio del turismo e dell’agricoltura nella fase post coronavirus, visto anche l’assenza di piani regionali in tal senso. A chiederlo, in un’interrogazione, è Giulia Gibertoni (Misto), che, partendo dai dati drammatici di una ricerca di Unioncamere sull’effetto del lockdown sul turismo, uno dei principali settori dell’economia regionale, afferma come, sulla base di studi accreditati, cambierà il modo di fare le vacanze: meno “periodi lunghi” e più “mordi e fuggi”, insomma i week end prenderanno il posto dei classici “quindi giorni”. Un cambiamento che, visto anche la sempre maggiore attrattività di agriturismi e b&b immersi nel verde, rischia di essere intralciato dalle attività venatorie, specie nel fine settimana.
Da qui l’interrogazione della capogruppo per sapere dall’esecutivo regionale “se non ritenga opportuno predisporre un piano regionale di rilancio del turismo per evitare il tracollo del comparto, apportando modifiche al Calendario venatorio regionale appena emanato che prevedano la cancellazione dei sabati e delle domeniche quali giornate di caccia e la limitazione delle zone di caccia a tutela di agricoltori, famiglie ed escursionisti”. La consigliera, inoltre, chiede alla Giunta anche “se non ritenga opportuno affiancare all’Osservatorio sul turismo un tavolo tecnico permanente con le rappresentanze di tutti gli operatori del settore, affinché le scelte siano condivise, dalla fase elaborazione dei dati alla creazione delle migliori strategie, tenuto conto della delicata situazione economica e sociale in costante evoluzione”.