La Lepre a Caccia e in cucina…
La lepre comune o europea (Lepus europaeus) è un mammifero della famiglia dei Lagomorfi. Il suo utilizzo in ambito culinario si perde nelle origini della preistoria dell’uomo, da sempre oggetto di caccia e apprezzata per la carne rossa saporita. L’animale può raggiungere le dimensioni di 70 cm d’altezza e sul corpo svettano le lunghe orecchie (fino a 14 cm) dalle caratteristiche punte color nero. Il corpo è ricoperto da un fitto pelo marrone rossiccio con sfumature nere. Oltre alle orecchie, tipiche della lepre europea è l’evidente differenza tra le gambe posteriori e anteriori: le prime sono molto più sviluppate e le consentono di correre a grandi velocità (fino a 60 km orari) e di fare balzi notevoli. Ha abitudini crepuscolari e notturne e non scava tane, come i conigli, ma preferisce dormire negli anfratti e nelle sterpaglie. Si ciba solo di vegetali: erba, cortecce, piccole bacche o funghi. La femmina può avere fino a tre cucciolate l’anno, dove possono nascere fino a sei leprotti. I principali predatori naturali della lepre sono la volpe, l’aquila, il lupo, l’astore e la volpe, oltre naturalmente all’uomo, che ne fa oggetto di caccia da secoli.
La caccia alla lepre
La lepre ha sempre costituito una preda particolarmente apprezzata (del resto la selvaggina ha rappresentato la prima fonte di carne per l’uomo, il suo consumo è iniziato perciò in epoca preistorica ed è poi proseguito nel corso dei millenni).
Della lepre parla già Archistrato di Siracusa, il quale ci consiglia di mangiarla dopo averla cucinata semplicemente allo spiedo, mentre disapprova altre ricette, evidentemente in uso al suo tempo: aromatizzata, coperta di formaggio, cucinata in bagno d’olio. Fra i romani, era l’unico animale di piccola taglia apprezzato dai buongustai, che però preferivano gli esemplari provenienti da altre regioni europee, di taglia più piccola; il gradimento nei confronti di questo piccolo animale proseguirà anche nel corso del Medioevo, per giungere ai giorni nostri.
In Italia, la lepre è una specie cacciabile ai sensi della legge quadro 157/92, e l’attività venatoria si pratica ovunque, dalla pianura alla montagna.
Una curiosità: la lepre marzolina
La lepre marzolina è un personaggio del romanzo di Lewis Carroll Alice nel paese delle meraviglie, famosa per il suo comportamento un po’ pazzerello: infatti in inglese c’è anche un modo di dire, pazzo come una lepre marzolina (mad as a March hare). Quest’espressione s’ispira ai comportamenti dell’animale a marzo quando, durante il periodo degli amori, i maschi ingaggiano lotte furiose per la conquista delle femmine, perdendo spesso la consueta timidezza e prudenza e divenendo facile cibo per i predatori.
In cucina: le ricette
Oggi questa selvaggina può essere acquistata in negozio, seguendo alcuni accorgimenti. Innanzitutto non va confusa con il coniglio selvatico, che ha carni più chiare, mentre quelle della lepre hanno un tipico colore rosso scuro. In secondo luogo, si devono preferire gli esemplari più giovani, con carni più tenere; un metodo per distinguere la lepre giovane è l’osservazione delle unghie, che devono essere ancora nascoste all’interno delle zampe. L’animale viene tipicamente cucinato arrosto oppure parte della sua carne può essere usata per ragù (in abbinamento a pasta lunga come le pappardelle). La ricetta più famosa però è quella della lepre in salmì, nella ricetta classica o nella variante della lepre alla cacciatora (con l’aggiunta dei funghi).
Calorie e valori nutrizionali
Consulta l’articolo dedicato appositamente alle calorie e ai valori nutrizionali dell’alimento per avere ulteriori informazioni.
Lepre in inglese e altre lingue
Ecco di seguito la traduzione di lepre in inglese e in altre lingue:
- Inglese – Hare
- Spagnolo – Liebre
- Francese – Lièvre
- Tedesco – Hase