Brodo super di Ghiandaia
Ecco una ricetta che mi consiglio’ diverso tempo fa un’anziana massaia: prendere due o tre ghiandaie, meglio se giovani, dell’anno, eviscerarle, fiammeggiarle, togliere testa e zampe, dividerle ognuna in due parti, nel verso della lunghezza, prendere una casseruola, filo d’olio con uno spicchio d’aglio,e farle rosolare fino ad una discreta doratura.
Al che, aggiungere pomodori pelati interi, e schiacciarli fino ad ottenere una salsa, girare continuamente le ghiandaie e poi aggiungere acqua, far andare a fuoco basso fino a che le carni arrivano vicino al punto di cottura, una volta ritiratosi il pomodoro, prendere una salsiccia di maiale per ogni 2 ghiandaie, farla a pezzetti ed aggiungerla unitamente ad una fogliolina di salvia, portare a cottura e per ultimo, per solo pochi minuti, aggiungere il tocco di classe, una manciata di Giallarelli (gallinacci per il resto d’Italia), freschissimi, reperiti in loco, ben lavati e tritati. le ghiandaie saranno servite con il loro denso sugo che verrà fuori, profumate ed insaporite dagli ingredienti, che intendono compensare la mediocrità del valore culinario del selvatico in questione….è un piatto che deriva dalla civiltà contadina, tradizionalmente ancora attiva in maremma… e che io personalmente apprezzo molto, l’ho proposto anche ad amici che hanno gradito, rivalutando la posizione della ghiandaia in cucina!
Si abbina con un buon Monteregio di Massa Marittima Rosso
Saluti a tutti
P.S. è un piatto chiaramente invernale legato alla presenza dei funghi, nel frattempo le ghiandaie possono riposare nel congelatore, che aiuta ad “ingentilire” la ben nota coriacita’ delle carni.