Il tiro a volo vuole ripartire con responsabilità
La Federazione studia le strategie, si tratta di uno sport individuale che dà sicurezza
La Federazione Italiana Tiro a Volo studia modi e date per ripartire. Il nuovo decreto regala la possibilità di ricominciare gli allenamenti e la federazione, a poco più di 15 mesi dalle Olimpiadi di Tokyo, vuole riportare i suoi atleti a sparare per continuare il processo di preparazione.
Ecco il comunicato della Federazione:
Il nuovo DPCM presentato ieri sera dal Primo Ministro Giuseppe Conte ha tracciato le linee guida per quella che è stata definita la Fase 2, ovvero il periodo di convivenza con il Covid-19 in funzione di una ripresa di tutte le attività. All’interno del complesso documento normativo, in vigore dal 4 al 17 maggio 2020, all’Art. 1 nel comma G si prescrive che “sono sospesi gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati. Allo scopo di consentire la graduale ripresa delle attività sportive, nel rispetto di prioritarie esigenze di tutela della salute connesse al rischio di diffusione da COVID-19, le sessioni di allenamento degli atleti, professionisti e non professionisti – riconosciuti di interesse nazionale dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dal Comitato Italiano Paralimpico (CIP) e dalle rispettive federazioni, in vista della loro partecipazione ai giochi olimpici o a manifestazioni nazionali ed internazionali – sono consentite, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento, a porte chiuse, per gli atleti di discipline sportive individuali. A tali fini, sono emanate, previa validazione del comitato tecnico-scientifico istituito presso il Dipartimento della Protezione Civile, apposite Linee-Guida, a cura dell’Ufficio per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri, su proposta del CONI ovvero del CIP, sentita la Federazione Medico Sportiva Italiana, le Federazioni Sportive Nazionali, le Discipline Sportive Associate e gli Enti di Promozione Sportiva” Per valutare al meglio questo nuovo DPCM in ambito sportivo il Presidente Luciano Rossi questa mattina ha convocato il Consiglio Federale Fitav in videoconferenza per lunedì 4 maggio. “Il Tiro a Volo è uno sport che rispetta tutte le norme necessarie per il contenimento della diffusione del COVID-19 – ha commentato il Presidente Rossi – La pratica all’aria aperta e la distanza fisica imposta dalle norme di sicurezza per l’utilizzo del nostro attrezzo sportivo, unitamente all’utilizzo di sistemi di protezione individuale ed al rispetto delle prescrizioni di legge, daranno la possibilità di ripartire ai tiratori di interesse nazionale e federale, da noi già individuati con una delibera dello scorso anno in tutti i tiratori delle massime categorie, oltre ai componenti delle squadre azzurre, Nazionale B ed Universitaria ed al Settore Giovanile”. “Nel DPCM è garantito il diritto all’idonea preparazione agli atleti che dovranno partecipare a gare nazionale ed internazionali delle specialità olimpiche ed amatoriali, ma gli allenamenti negli impianti dovranno avvenire a porte chiuse e senza la presenza di pubblico” ha specificato il massimo dirigente federale. “Nella prossima riunione del Consiglio Federale ci confronteremo con i colleghi Consiglieri per attuare le migliori strategie per una ripartenza controllata e uniforme, senza corse in avanti, e valuteremo, tra gli altri, anche importanti provvedimenti di aiuto per le nostre Associazioni Sportive Dilettantistiche. Il mondo del Tiro a Volo saprà dare, anche in questa occasione, il buon esempio con spirito di responsabilità e servizio per la collettività”.