La differenza tra l’animalaro e l’animalista
Una lettrice: “Ma tutte quelle persone che si lamentano della caccia sono vegetariane?”
Buongiorno, vorrei chiedere a quelle persone che si lamentano per la caccia se sono tutte vegetariane? Sono figlia di un cacciatore, che ogni anno paga fior di quattrini per andare a caccia, che pulisce i sentieri, che rispetta l’ambiente, che va a caccia. Certo anche a me spiace che muoiano questi animali, ma capisco poco o niente chi ce l’ha tanto con la caccia e poi mangia bistecche, perché le mucche non meritano rispetto!? E tutte le mosche e zanzare che avete sterminato quest’ estate? Quelle non avevano diritto di vivere? Proteggere gli animali cosa vuol poi dire? Ci si lamenta tanto della caccia e tutta la delinquenza che c’e per strada impunita e le prostitute che vengono sfruttate? Quelle sono persone .. ma li’ va bene così! Senza parlare della violenza sui bambini… Sono convinta che comunque ci voglia un controllo numerico per camosci e cinghiali, fanno danni e provocano incidenti. Non vi basta? Andate a chiedere a quel signore, che cadendo dalla moto, per un cerbiatto che gli ha attraversato la strada è rimasto vedovo, la signora aveva 52 anni! Uno controllo ci vuole! Saluti Daniela R.
Lettera del dottor Marco Serale
Buongiorno Direttore, volevo rispondere alla gentile signora Daniela. In questi ultimi anni è apparsa in giro per il mondo la novella figura dell’ “Animalaro” Trattasi NON dell’animalista classico ma del frutto di un’insieme di fattori che hanno scatenato una fusione dei peggiori istinti auto degenerativi della razza umana. Fautori di questa nascita sono stati nell’ordine: l’avanzata anche verso i ceti intellettualmente “ignoranti” (nel senso letterale della parola) di Internet, Le Trasmissioni televisive generaliste, l’allontanamento della società dall’ambiente rurale e il distacco da ogni forma animale che non sia il PET anglosassone. Sfortunatamente l’assoluta mancanza di cultura scientifica in Italia ha demolito la forza principe della conoscenza biologica e l’ha sostituita con il patetismo verso qualsiasi cosa abbia occhioni grandi e almeno un film Disney a esso dedicato. Quindi il rispetto per il rapporto reciproco uomo animale si è trasformato nel così definito ANTISPECISMO che falsamente mette sullo stesso piano l’uomo e l’animale in nome di non si sa quali Regole Morali. Visto che di regola morale ce n’è solo una ed è quella dell ‘EVOLUZIONE mi chiedo come possa l’evoluzione stessa portare avanti questi noiosi personaggi,specialmente al giorno d’oggi. Dall’antispecismo sono nate scemenze come il Movimento di Liberazione Animale, la Lotta alla Sperimentazione, la violenza fisica e mediatica contro la caccia, le manifestazioni puerili di nudità femminile della PETA (che però.. a dir la verità non nego di apprezzare). etc. La forza di questi movimenti di Caproni Ignoranti (non me ne volgano i caproni a quanto dicono gli antispecisti sono tali quali a noi) è la facilità di comunicazione, Basta che un gruppo di Animalari specialmente su internet decida di fare Bombing sulle caselle mail di un giornale e si provoca tanto inutile RUMORE. Quindi cari Daniela e cari lettori, non sperate di capire l’animalaro, non sperate di convincerlo, di parlar in modo razionale con Lui. Fate come scrisse il Sommo Poeta:
“Fama di loro il mondo esser non lassa;
misericordia e giustizia li sdegna:
non ragioniam di lor, ma guarda e passa”