L’assessore Fanelli scrive alla ministra Bellanova per fronteggiare l’esponenziale aumento della popolazione di cinghiali

Richiesti provvedimenti governativi urgenti per l’abbattimento e la riformulazione dei tempi di apertura della stagione venatoria.

Provvedimenti governativi urgenti per abbattere i cinghiali e riformulare i tempi di apertura della stagione venatoria: questa la richiesta avanzata dall’assessore alle politiche agricole e forestali, Francesco Fanelli, alla ministra Bellanova per fronteggiare l’esponenziale aumento della popolazione di cinghiali.
«La Regione – afferma l’assessore – ha posto in essere tutti gli strumenti previsti dalla legislazione vigente che, seppur numerosi, non sono sufficienti a contenere i numerosi danni causati alle coltivazioni agricole oltre agli incidenti stradali. Il diffondersi dell’epidemiologia da Covid-19 ha aggravato ulteriormente la situazione in quanto i mezzi ordinari di contrasto all’emergenza cinghiale previsti dalle norme sono bloccati, come sono sospesi tutti i servizi di contenimento e l’operato dei selecontrollori. Inoltre, con la carenza di personale di polizia provinciale è impossibile attuare i piani di controllo».

Sono sempre più frequenti le segnalazioni di avvistamenti di cinghiali che si spingono dalle aree rurali fino ai centri abitati, girando liberamente e con il rischio di mettere in pericolo l’incolumità delle persone. «I danni alle colture agricole sono ingenti – spiega Fanelli – poiché ettari di coltivazioni sono devastati dal loro attraversamento e gli stessi agricoltori rischiano di essere attaccati. Nell’ultimo quinquennio è stata registrata, a fronte di una moltiplicazione della fauna selvatica un conseguente aumento della spesa necessaria per compensare i risarcimenti e gli indennizzi che si aggira oltre i dieci milioni di euro». L’assessore, nella lettera, ha avanzato la proposta di una strategia comune che preveda interventi coordinati sull’intero territorio nazionale e regionale, ovvero dentro e fuori le aree protette per affrontare l’emergenza cinghiali. «Inoltre – conclude l’assessore alle Politiche agricole e forestali – sulla questione manodopera stagionale, apprezziamo l’iniziativa di alcune organizzazioni datoriali che hanno attivato piattaforme per incrociare la domanda e l’offerta, però ci si aspetta dal Ministero una decisiva azione rivolta a risolvere questo problema che investe tutto il territorio nazionale».

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