Forlì: Pompignoli (Lega) “Modifiche unilaterali adottate dalla Regione all’insaputa delle associazioni”
Il consigliere regionale della Lega, Massimiliano Pompignoli, a pochi giorni dalla deliberazione del nuovo calendario venatorio regionale, chiede che rispetto ad alcune prescrizioni, la Giunta di viale Aldo Moro “faccia un passo indietro”
La prima riflessione che voglio ribadire è sempre la stessa. La Lega in Regione ha mosso le sue politiche nell’assoluta consapevolezza che la caccia sia una tradizione da custodire e tramandare. Per farlo, occorrono strumenti e azioni incentivanti che suscitino l’interesse delle giovani generazioni mettendo da parte atteggiamenti restrittivi e persecutori. La politica deve essere consapevole dell’impegno e del prezioso contributo che i nostri cacciatori portano all’ambiente, all’ecosistema e alla fauna selvatica”. Il consigliere regionale della Lega, Massimiliano Pompignoli, a pochi giorni dalla deliberazione del nuovo calendario venatorio regionale, chiede che rispetto ad alcune prescrizioni, la Giunta di viale Aldo Moro “faccia un passo indietro e accolga una volta per tutte le sollecitazioni dei cacciatori”.
“Mi riferisco ancora una volta alle disposizioni sulla beccaccia – espone -. È assurdo che si continui a limitarne il prelievo alla seconda decade di gennaio e non se ne protragga la chiusura a fine mese, come avvalorato da diversi studi scientifici. Allo stesso modo, rispetto alla specie del colombaccio, che è in aumento e gode di un buono stato di salute, sottolineiamo che sarebbe opportuno metterlo in preapertura. Per quanto riguarda invece la caccia alla volpe, è indispensabile fare una valutazione generale, visto quanto stabilito dalla legge 157/92, dalla legge regionale 8/94 e dal nuovo P.F.V.R. ovvero: una migliore gestione del patrimonio zootecnico con un’attenzione particolare alla tutela del suolo e alle problematiche sanitarie; per questa specie si potrebbe valutare l’estensione del prelievo della volpe fino al 15 febbraio 2021. Rispetto ai cani da caccia sarebbe auspicabile portare in addestramento e allenamento più di due cani da caccia per conduttore anche contemporaneamente”.
“Ma senza dubbio lo scandalo più grande di questa bozza è la riduzione dei carnieri giornalieri e stagionali del moriglione e della pavoncella – continua -. Per la specie Moriglione il carniere giornaliero è stato ridotto da 10 a 2 e quello stagionale da 30 a 10 capi. Per la specie Pavoncella il carniere giornaliero è stato ridotto da 10 a 5 capi e lasciato invariato il prelievo stagionale a 25 capi. Oltre al fatto che entrambe le specie sono stabili e quindi non si comprende la ragione per cui i carnieri siano stati così drasticamente ridotti, la cosa più grave è che questa modifica è stata adottata all’insaputa delle Associazioni venatorie, bypassando quello che era un momento tradizionale di confronto tra i portatori di interesse e l’istituzione regionale”. Per Pompignoli “sono mancate correttezza, trasparenza e serietà nell’approccio tra la Regione e la Associazioni”.