Cuneo: Pericolo cinghiali la Provincia pensa a un tavolo di lavoro al termine dell’emergenza Coronavirus
Il consigliere Pietro Danna: “I controlli continuano anche in questo periodo delicato, ma non appena sarà possibile dovremo incontrarci per la tutela dell’incolumità pubblica e dei legittimi interessi dei coltivatori”
“È mia intenzione quella di convocare, conclusasi l’emergenza sanitaria e non appena sarà possibile, un tavolo di lavoro al fine di fare il punto della situazione e proporre misure straordinarie in grado di tutelare ciò che è posto in pericolo dall’eccessiva proliferazione dei cinghiali: l’incolumità pubblica e i legittimi interessi dei coltivatori”.
Con queste parole Pietro Danna, consigliere della Provincia di Cuneo originario del Monregalese, ha voluto aggiornare gli abitanti della Granda in merito al pericolo causato frequentemente sulle strade dalla presenza degli ungulati.
“Il periodo emergenziale che stiamo vivendo non ha fermato l’attività della Polizia Locale Faunistico Ambientale della Provincia di Cuneo, specialmente per quanto concerne l’attività di contenimento degli animali – ha proseguito Danna –, ciò anche alla luce del fatto che la situazione attuale, ivi compresa la sospensione della caccia di selezione, hanno acuito un quadro già problematico, specialmente con riferimento ai danni riportati dalle colture agricole. Per tale motivo, il nostro personale ha continuato e continua a effettuare le operazioni di controllo, anche grazie alle preziose segnalazioni delle associazioni di categoria, e, inoltre, sono proseguiti con regolarità gli interventi di contenimento effettuati dai proprietari e/o conduttori di fondi abilitati ai sensi del Piano di Contenimento approvato dal Consiglio provinciale nell’aprile 2019, ai quali abbiamo ritenuto di fornire, su richiesta, un’attestazione da esibire in caso di controlli da parte delle forze dell’ordine legati alla pandemia di Coronavirus”.
La Provincia di Cuneo, a tal proposito, ha ricordato in una nota diffusa mediante il proprio portale telematico ufficiale che nei prossimi mesi provvederà all’acquisto “di ulteriori 20 gabbie di cattura e 20 pastori elettrici con relative reti di protezione da assegnare, in via prioritaria, ai proprietari e conduttori di fondo presenti nelle zone di ripopolamento e cattura e oasi di protezione faunistica. Le gabbie e i pastori elettrici non assegnati saranno a disposizione, su richiesta, degli altri soggetti abilitati del territorio provinciale”.