Molise: Legambiente critica le modifiche alla legge regionale sulla caccia

Nel maxiemendamento sul bilancio inseriti alcuni commi che consentono alla Giunta di ampliare i prelievi venatori in caso di specie “in eccesso”.

Legambiente critica le modifiche alla legge regionale sulla caccia introdotte dal Consiglio Regionale nel maxiemendamento alla legge di bilancio.
Con l’apparente scusa di risolvere i problemi di gestione della fauna selvatica, il nuovo comma – attacca l’associazione ambientalista – concede un vantaggio ai cacciatori a danno degli agricoltori che da tempo chiedono misure per arginare i danni della fauna selvatica.
Il comma in questione conferisce alla Giunta Regionale di emanare “provvedimenti per estendere il periodo venatorio per l’intero arco temporale dall’inizio al termine della stagione”, nel caso in cui la presenza di una “specie selvatica risulti eccessiva”. Un emendamento definito da Legambiente generico e fazioso che dà alla Giunta ampi poteri per gestire tutta la fauna oggetto di caccia e non solo il cinghiale senza dover tenere conto – aggiunge l’associazione – di nozioni ecologiche fondamentali in una materia così delicata che impatta sull’intero sistema ambientale. Un’ulteriore modifica legislativa affida poi la regolamentazione dell’abbattimento della fauna, oltre che alle guardie venatorie dipendenti dalle Province, anche ad “altri soggetti purché muniti di licenza per l’esercizio venatorio”. Chi sono tali figure? si chiede Legambiente che ribadisce la necessità di un approccio multidisciplinare alla gestione venatoria già sperimentato in altre Regioni.

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