La Coturnice siciliana
Nome comune | Coturnice siciliana |
Nome scientifico | Alectoris graeca whitakeri |
Famiglia | Fasianidi |
Ordine | Galliformi |
Classe | Uccelli |
Phylum | Cordati |
È la sottospecie endemica siciliana più piccola (lunga sino a 35 cm). Ha forma massiccia, becco corto, leggermente arenato verso il basso, coda e ali brevi e arrotondate. Il piumaggio è grigiastro tendente al marrone superiormente, e bruno-grigiastro nelle parti inferiori. La coda è biancastra, circondata da un collare nero ben delimitato e molto ristretto (carattere questo che differenzia la Coturnice siciliana da altre specie affini) generalmente interrotto. Abita le zone rocciose, cespugliose e la macchia mediterranea: frequenta anche boschi e pascoli. Le coturnici vivono raggruppate in “famiglie”, si cibano di erba e semi ma, durante il periodo riproduttivo, anche di insetti. Il piumaggio è assolutamente mimetico e le consente di passare inosservata quando si acquatta tra erbe e sassi negli ambienti aperti in cui vive. È monogama; la femmina prepara per il nido, sotto una rupe, nei cespugli o tra le radici di un albero, una profonda conca e la riveste con steli d’erba o aghi di pino, talvolta con le sue piume. Depone 9-16 uova giallo-cuoio punteggiate di scuro, che vengono covate per 24-25 giorni. Anche il maschio si prende cura della prole.
L’entità delle popolazioni di coturnice è fortemente diminuita negli ultimi 40-50 anni e ciò è anche dovuto al fatto che è ancora consentita in Sicilia la caccia di questo uccello ed al fatto che gli ambienti adatti alla sua sopravvivenza si sono progressivamente ridotti negli ultimi anni.