Padre e figlia bracconieri a caccia nel Parco delle Saline di uccelli protetti
Il parco regionale delle Saline di Punta della Contessa, a sud della città, torna ad essere metà di bracconaggio anche durante l’emergenza da coronavirus: un 61enne (R. P. le sue iniziali) e la figlia (C. P., di 26 anni), sono stati arrestati (ma entrambi rilasciati dopo l’accertamento) dai carabinieri Forestali di Brindisi per furto venatorio aggravato perché scoperti in possesso di 4 uccelli protetti. L’intervento è stato eseguito con l’ ausilio dei colleghi della Stazione Forestale di Ostuni.
Durante un pattugliamento, un controllo della loro vettura – avvenuto sulla tangenziale di Brindisi – ha permesso ai militari di notare un particolare contenitore in legno con dei fori, incassato nel fondo del bagagliaio. Una volta aperto, all’interno sono stati trovati 4 uccelli, esemplari di avifauna protetta: un piro-piro e tre gambecchi, uccelli limicoli che vivono in aree umide come quella delle Saline. In seguito a tale scoperta, padre e figlia sono stati accompagnati in caserma per altri accertamenti ed infine arrestati. Al 61enne, già noto ai Forestali per fatti di bracconaggio, e alla 26enne è stato contestato il reato di furto venatorio aggravato, ai sensi degli articoli 624 e 625 del Codice penale. Dopo gli accertamenti e i rilievi del caso, su disposizione del pubblico ministero di turno presso il tribunale di Brindisi, padre e figlia hanno fatto ritorno a casa. Il veicolo in loro possesso, un fuoristrada, è stato invece sottoposto a sequestro probatorio, mentre il piro-piro e i tre gambecchi (catturati da poco ed esenti da traumi tali da non consentirgli il volo) sono stati subito dopo rimessi in libertà in un luogo idoneo.