La Beccaccia fermata nel trullo

Le campagne del barese sono disseminate di trulli di campagna che hanno caratteristiche diverse da quelli che noi troviamo nei paesi. Questi trulli non hanno finestre e pavimento ed hanno una sola entrata larga e profonda. In antichità questi trulli venivano usati per deposito di materiali ,per ricoverare le pecore e per bruciare le fascine degli alberi di olivo e mandorlo. Andando un giorno a tordi, alzai una beccaccia vicino ad uno di questi trulli e decisi di ritornare il giorno dopo con il cane. Quando arrivai in prossimità del Trullo il mio Wilson incomincio’ a segnare in maniera fortissima la beccaccia ma purtroppo senza alzare niente. Pensando che la beccaccia si fosse alzata al mio arrivo senza essere vista ,decisi di fare un giro largo per trovarla ma il tentativo non ebbe successo. Quando ritornai vicino al Trullo il cane ricomincio’a segnare con forza la presenza della beccaccia ed io seguivo la scena con attenzione e trepidazione. A un certo punto il cane nel passare veloce in vicinanza dell’entrata senza porte del Trullo fece una ferma istantanea a testa alta e con una rotazione repentina di 180 gradi che lo portò in posizione di entrata nel trullo. Stupito e sbigottito, mi affrettai ad andare dietro al cane e dato che non si alzava niente incominciai a fare rumore e a spingere con un ginocchio il cane che sembrava di pietra. Con quelle poderose spinte il cane dovette per forza muoversi e si portò circa 1 metro più avanti in ferma all’interno di quel trullo semi-oscuro. Mentre le mie palpitazioni arrivavano a mille, sentii improvvisamente un fortissimo rumore di ali proveniente dall’interno del Trullo e feci una velocissima marcia indietro temendo che la beccaccia uscendo dall’entrata dove ero posizionato mi arrivasse in faccia. Io guardavo fisso l’entrata ma per una frazione di secondo vidi la beccaccia fuoriuscire dalla cupola superiore del Trullo senza avere il tempo di poterla sparare. A scena conclusa entrai nel trullo e vidi che nel suo apice superiore conico vi era un’apertura circolare di circa 70_80 centimetri che io assolutamente non conoscevo e che probabilmente serviva a fare uscire il fumo quando sì bruciavano le fascine. Il pavimento di terra del Trullo era pieno di fatte di beccaccia e ciò a dimostrazione che quella beccaccia sostava in quel trullo da tantissimo tempo. Quella beccaccia non la ritrovai più e forse fu meglio così perché meritava di vivere.

MARIO RESTA