La Val Cenischia è di nuovo interamente del Comprensorio Alpino Torino 3
Cosa vuol dire lo spiega il presidente del comparto caccia Marco Cenni: “Come Presidente del Comitato di gestione ho il grandissimo piacere di comunicare che il Consiglio di Stato, con sentenza n. 01946/2020 pubblicata il 19 marzo ha accolto il ricorso presentato dal Comitato di gestione e di fatto ha stabilito l’annullamento dell’ampliamento dell’Azienda Faunistico Venatoria Val Clarea sul territorio di Venaus concesso dalla Regione Piemonte nel dicembre 2017”.
Il presidente Cenni fa la cronistoria di questa lunga vicenda: “A gennaio del 2019 il TAR del Piemonte aveva respinto il primo ricorso contro la Regione Piemonte formulato nel 2018 dall’avvocato Paolo Scaparone per conto dell’allora Commissario del CATO3 Gianfranco Giuglar il quale, pur in assenza di un Comitato di gestione, aveva comunque dato inizio al contenzioso con la Regione, condividendo l’iniziativa con i componenti delle Associazioni venatorie e per tutto ciò va ringraziato. Nel marzo del 2019 il Comitato di gestione da me presieduto ed insediatosi da pochi mesi, al quale sarò sempre riconoscente per aver avuto fiducia in questa iniziativa, aveva deliberato di intraprendere il ricorso in appello al Consiglio di Stato. Questo perché vi era la consapevolezza di dover difendere fino in fondo l’interesse del CATO3 e dei suoi cacciatori, anche se con un notevole sacrifico economico per la casse comprensoriali. Bisognava cercare di riottenere la competenza su un territorio meraviglioso, ricco di fauna selvatica, perché gestito per anni in maniera oculata e sempre guardando al futuro. Quel futuro che, con un atto amministrativo, adottato in piena emergenza incendi 2017, la Regione Piemonte decise di togliere ai cacciatori della Val Cenischia e di tutto il Comprensorio per affidarlo in gestione ad altri. Sono passati parecchi mesi, ma sapevamo che i tempi della giustizia sono lunghi, sono passate addirittura due stagioni venatorie nelle quali i cacciatori del CATO3, a malincuore, non hanno potuto accedere al Vallone dell’Avanzà e non solo. Però il tempo è galantuomo ed il 13 febbraio scorso il Consiglio di Stato si è riunito in camera di consiglio a Roma e si è pronunciato dando torto alla Regione Piemonte e al TAR Piemonte e quindi accogliendo le motivazioni addotte dal CATO3 per il tramite del professor Scaparone”.
Dal presidente Marco Cenni dei sentiti ringraziamenti: “In primi al professor Scaparone è rivolto un sincero ringraziamento da parte di tutti noi. Un grazie di cuore anche al nostro tecnico Carlo Borgo che ha fornito al professor Scaparone molti elementi risultati poi utilissimi per l’esito favorevole del ricorso”.
L’ultimo messaggio di Cenni è rivolto al futuro: “Pertanto ora la situazione è stata ristabilita e la parte alta della destra orografica della Val Cenischia, nel territorio di Venaus, è nuovamente di competenza gestionale del CATO3 e tornerà ad essere zona venabile per tutti i cacciatori autorizzati”.