Trentino: Ok alle jeep dei cacciatori per la caccia al cervo, Paccher: «Minoranze festival della banalità»

Non sono mancate le polemiche oggi durante la discussione sulla manovra di bilancio preventivo della provincia 2025-2027.

Articolo – Una di queste ha ruotato attorno a due modifiche normative inserite nella manovra: la prima riguarda l’apertura alle moto trial sulle strade forestali, la seconda la possibilità, per i cacciatori, di utilizzare veicoli a motore sulle medesime strade – e forse oltre – per recuperare selvaggina abbattuta.

Le critiche si sono concentrate sull’indebolimento delle tutele ambientali, sull’usoo non appropriato di contesti naturali e sulla progressiva erosione del silenzio e del ritmo caratteristico della montagna.

Le difese dei proponenti si sono basate invece sulla funzionalità e sulla coerenza normativa degli interventi, rivendicando la legittimità delle misure nell’ottica di una più agevole gestione della caccia e del territorio.

«Fosse per me estenderei il permesso anche oltre le strade cosiddette di arroccamento» – ha detto Roberto Paccher nel suo intervento dove ha accusato le minoranze di essere «un insistito festival delle banalità». 

Nel suo intervento Paccher ha  difeso alcune scelte criticate dalle minoranze: «sulla Trentino Music Arena nessuno dice che l’abbiamo sottratta a un inutilizzo totale».  Sulla scuola ha ricordato che la provincia «sborsa 830 milioni di euro, il 14% del bilancio, non mi sembra poco».

Sui contratti: «stiamo già lavorando ai contratti in scadenza 2025, non l’ha mai fatto nessuno così tempestivamente» Sulle opere pubbliche, «questa Giunta ha mobilitato ben 2 miliardi di euro sul bilancio pluriennale», sui comuni: «abbiamo erogato 200 milioni di euro per corrispondere alle loro difficoltà attuali».

Paccher ha ricordato anche altre somme importanti che sono scritte in bilancio per gli acquedotti, per le imprese, per i consorzi in agricoltura, per le famiglie. «Si interviene sull’assegno unico provinciale per far sì che non riduca la ricerca del lavoro. Si lavora per garantire medici al sistema sanitario provinciale. Cinque anni di Fugatti hanno dato ottimi risultati, andiamo avanti» – ha concluso.

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