Nuovo ricorso ambientalista in Piemonte: chiesto lo stop alla stagione di caccia
Il caso torna ad approdare al Tar, le associazioni venatorie rispondono con i loro legali.
Articolo – Nuovo ricorso ambientalista in Piemonte: chiesto lo stop alla stagione di caccia. Il caso torna ad approdare al Tar, le associazioni venatorie rispondono con i loro legali.
Nuovo ricorso ambientalista in Piemonte: chiesto lo stop alla stagione di caccia
Torna al Tar Piemonte la decisione su una possibile sospensione del calendario venatorio 2023-2024. Dopo il primo round di qualche settimana fa, le associazioni ambientaliste e animaliste hanno infatti presentato un ricorso con il calendario, chiedendone la sospensione totale. Se il Tribunale amministrativo darà loro ragione, per quest’anno la caccia potrebbe essere sospesa.
«Dopo l’istanza di misure cautelari ante causam, le associazioni ambientaliste hanno depositato il ricorso contro il calendario venatorio piemontese 2024-2025 chiedendone l’integrale sospensione inaudita altera parte – conferma il presidente di Federcaccia Piemonte, il biellese Guido Dellarovere, in un post sul suo profilo social -. La decisione del Tar potrebbe arrivare già lunedì. Noi come Federcaccia Piemonte e Federcaccia Nazionale sin da subito abbiamo incaricato i nostri legali. Vi terremo aggiornati. Chi la dura la vince».
La prima sospensione
A inizio ottobre il Tar Piemonte aveva accolto l’istanza cautelare delle associazioni Oipa con Leal e Pro Natura contro il calendario venatorio 2024-2025 della Regione Piemonte, sospendendolo in via cautelare. Sostanzialmente, i motivi principali di questa decisione erano orientali alla protezione della biodiversità.
Alla fine si era però stabilito, su richiesta della Regione, che è vietato solo l’abbattimento di quattro specie: pernice bianca, coturnice e fagiano di monte, e alla specie acquatica Moretta. Adesso la richiesta punta a una sospensione di tutto il calendario, cioè al divieto di cacciare.