Basilicata: La giunta regionale approva il nuovo piano faunistico venatorio
Articolo – La Giunta regionale ha approvato il nuovo Piano Faunistico Venatorio Regionale 2024-2028. La delibera giunge a 27 anni dall’approvazione dell’unico Piano Faunistico regionale del giugno del 1997. Nel 2020 erano stati approvati gli “Indirizzi Regionali di Programmazione Faunistico-Venatoria ” che individuavano gli obiettivi e modalità per la redazione del nuovo PFVR, redatto grazie ad una convenzione sottoscritta con l’ISPRA ed al supporto tecnico scientifico assicurato dell’Ufficio regionale alle Politiche ittico-venatorie.
Il PFVR approvato è stato sottoposto alle valutazioni ambientali (VAS e VIncA) ed è stato condiviso con il Comitato Tecnico Faunistico Venatorio Regionale. Il nuovo Piano rappresenta lo strumento per la pianificazione della gestione faunistico-venatoria dei prossimi anni, ai sensi del quadro normativo di riferimento e consegna al mondo venatorio un piano “ex novo”, poiché non è solo l’evoluzione o l’aggiornamento della precedente pianificazione, ma si tratta di una prima impostazione di Piano. Esso sarà il principale strumento di programmazione per la gestione della fauna e dell’attività venatoria sul territorio. Le finalità del piano sono: analisi del territorio regionale con identificazione dei diversi istituti faunistici, (Zone di addestramento cani, Aziende Faunistico Venatorie, Aziende Agri – Turistico Venatorie, Zone di Rispetto Venatorio, Oasi di protezione), localizzazione georeferenziata e studio della vocazionalità faunistica; determinazione del Territorio Agro Silvo Pastorale (caccia programmata); pianificazione degli istituti faunistici mediante la definizione delle modalità di gestione; gestione faunistica (attività di censimento, azioni volte a migliorare la qualità degli habitat, modalità di controllo della fauna antagonista); autosufficienza con selvaggina di cattura; accrescimento delle conoscenze dei cacciatori. Il nuovo Piano Faunistico Venatorio Regionale 2024-2028 sarà sottoposto all’approvazione del Consiglio regionale