“Bloccate l’acquisto di 800 lepri ungheresi e 10mila fagiani inglesi”

Interrogazione regionale sulla decisione dell’Ambito territoriale caccia di Benevento


Articolo – Una interrogazione all’assessore regionale all’Agricoltura per sapere se , “visti i poteri di vigilanza che la Regione ha sugli Ambiti territoriali di caccia (Atc), intende immediatamente intervenire per bloccare gli acquisti di fauna estera deliberati e non ancora aggiudicati dall’Atc di Benevento e ricondurre l’azione di ripopolamento, se ritenuta necessaria in base a studi scientifici, all’osservanza dei criteri fissati dal Piano faunistico venatorio provinciale e al preventivo parere dell’Istituto superiore di protezione e ricerca ambientale”.

L’ha presentata il consigliere regionale Roberta Gaeta, del gruppo Azione- Centro democratico – Demos- Europa Verde Più Europa, sulla decsione con laaquale lo scorso 10 luglio l’Ambito territoriale di caccia di Benevento (7 consiglieri favorevoli, 6 contrari e 2 astenuti) ha deliberato e poi avviato un procedimento ad evidenza pubblica per l’acquisto, “tramite la Provincia di Benevento, quale stazione appaltante, di 800 lepri provenienti dall’Ungheria (per ogni capo costo di 180 euro) – per un importo di 144mila euro oltre Iva-, e di 10mila fagiani (21 euro a capo) per la somma di 210mila euro”. Gaeta sottolinea che il Piano faunistico provinciale “pone un divieto assoluto di immissione di lepri di provenienze estera, e, per il fagiano, detta il crierio che va incoraggiata la produzione locale di selvaggina di qualità tramite accordi tra Atc, Provincia e aziende locali”.

Inoltre, “l’acquisto è stato deliberato in assenza di alcun censimento, studio scientifico, e che quind pare che l’Atc intenda perseguire un’azione di ripopolamento pronta caccia, nel solo interesse di assicurare solo il prelievo ludico-creativo venatorio”. Il consigliere ricorda che “sono noti i pericoli che l’immissione di lepri comuni provenienti dall’estero determinano per la sopravvivenza della lepre italica e i gravi danni alla erpetofauna che causa l’immissione di fagiani”.

Infine, “non si comprendono “le ragioni per le quali l’Atc investa così ingenti risorse economiche pubbliche verso produttori di fauna stranieri ed addirittura extraeuropei anziché incentivare imprese agricole locali che fanno fatica a rimanere attive nelle aree interne del beneventano”.

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