Tanzania, abbattuti 5 milioni di quelea beccorosso.

Perché eliminare questi piccoli passerotti? È ritenuta la specie di uccello non addomesticato più numerosa sulla terra, gli sciami sono molto temuti dai coltivatori africani


Articolo – Con aerei, droni e gas la Tanziania ha dichiarato guerra ai piccoli, ma famelici e numerosi, uccelli quelea beccorosso. Per salvare i raccolti dei campi di riso ne sono stati abbattuti 5 milioni in pochi giorni. Per eliminare questi sciami di passeriformi sono stati irrorati con pesticidi per 4 notti più di 1.000 acri di terreni coltivati ​​a riso nella regione settentrionale del Manyara, si legge sui media locali.

Per fermare l’invasione dei quelea, ritenuta la specie di uccelli più numerosi al mondo e famosi per aver distrutto campi di cereali e riso in Africa, mettendo in allerta diversi governi del continente, sono state messe in campo tecnologie all’avanguardia come droni, prodotti chimici rispettosi dell’ambiente e molti volontari, ha spiegato Juma Mwinyimkuu, direttore ad interim di zona dell’Autorità nazionale per la salute della flora e i pesticidi (Tphpa).

I quelea beccorosso (Quelea quelea), capaci di distruggere oltre 50 tonnellate di raccolti al giorno, sono uccelli passeriforme della famiglia dei Ploceidi (uccelli tessitori), diffusi nell’Africa subsahariana. Sono molto piccoli, pesano tra i 15 e i 20 grammi e sono lunghi tra gli 11 e i 13 cm. Il colore è grigiastro col becco rosso, ma il maschio cambia nel periodo riproduttivo diventando di colore giallo, talvolta rosso, nelle parti inferiori, mentre la faccia è nera. Anche la femmina nel periodo riproduttivo cambia: il becco diventa giallo.

Molto numerosi e voraci si nutrono soprattutto di semi ed erba, ma i piccoli vengono nutriti anche con insetti per fornire loro le proteine necessarie. Le colonie dove nidifica sono molto affollate. Nelle loro incursioni gli sciami possono radere al suolo migliaia di ettari di raccolto. È considerato l’uccello non addomesticato più numeroso sulla terra, con la popolazione totale post-riproduttiva che talvolta raggiunge il picco di circa 1 miliardo e mezzo di individui.  

Lascia un commento