L’Erasmus dei cacciatori in Finlandia per imparare a uccidere cervi, volpi e altri animali
Il progetto Hunters connect è stato finanziato secondo le procedure Erasmus+. Nonostante sostenga il Piano d’azione europeo per la biodiversità, la Commissione di Bruxelles parla di “caccia sostenibile”
L’Erasmus+ dei giovani cacciatori. Con tanto di foto di fine programma dei ragazzi sorridenti, cani in braccio, con una distesa di cervi dalla coda bianca sanguinanti e morti ai loro piedi.
“Lo scambio interculturale e il senso di essere europei”
L’ultima trovata per la mobilità giovanile (“Youth Exchanges”) “sostenuta da Erasmus+ per favorire il dialogo interculturale, l’apprendimento e il senso di essere europei”, vede lo scambio di giovani cacciatori.
Il primo scambio internazionale
Qualche mese fa il primo scambio internazionale promosso da Erasmus+ si è tenuto a Varsinaris-Suomi, in Finlandia, e ha visto riuniti ragazzi tra i 16 e i 29 anni. Un’intera settimana di lezioni teoriche e pratiche venatorie, comprese diverse battute di caccia per diverse specie. Durante il programma, i partecipanti hanno imparato a sparare e uccidere cervi dalla coda bianca, volpi, cani procioni e anatre nelle aree di Alastaro, Virttaa e Pöytä, dove giovani finlandesi insegnavano agli studenti in visita. Inoltre, i partecipanti hanno praticato la caccia in tana di piccoli mammiferi, hanno visitato una fabbrica di armi, un negozio di articoli militari e un museo della caccia e hanno effettuato alcune sessioni al poligono di tiro.
Bjorn Seibert, capo di gabinetto di Ursula von der Leyen, il quale sottolinea come il progetto “Hunters connect” sia stato finanziato anche tramite una valutazione di qualità. La caccia sostenibile e ben gestita, sostiene Seibert, è favorevole alle specie cacciabili e alla loro conservazione. “Il progetto Hunters connect è stato finanziato secondo le procedure Erasmus+, inclusa una valutazione di qualità. Questa valutazione ha dimostrato che il progetto avrebbe riunito partecipanti provenienti da piccole comunità rurali per i quali questo progetto sarebbe stato la loro prima esperienza giovanile internazionale e di cooperazione europea. La caccia sostenibile e ben gestita dovrebbe essere compatibile con il mantenimento o il ripristino di un favorevole stato di conservazione delle specie cacciabili. In questo contesto, la Commissione sostiene iniziative e misure di sensibilizzazione per promuovere la caccia sostenibile in conformità con le relative norme UE applicabili”, ha scritto Seibert all’Oipa.
Il diario della settimana: la visita al negozio di armi”
È stato poi pubblicato un rapporto che racconta come la settimana si sia conclusa con una lezione di cucina sulla selvaggina e una “nuova opportunità di caccia per coloro che non avevano ancora ucciso un cervo dalla coda bianca”.
“Il primo giorno siamo andati al poligono di tiro”, si legge nel rapporto, “dove tutti hanno potuto sparare sia a bersagli fissi che in movimento alla maniera finlandese. Inoltre, i giovani hanno avuto l’opportunità di effettuare una prova di tiro finlandese, più comunemente conosciuta come ‘prova del mostro’. Uno dei temi principali dell’evento era la sicurezza e la caccia responsabile, quindi quale posto migliore per iniziare un evento giovanile internazionale di una giornata al poligono di tiro con mentori esperti”.
Alla scoperta del Museo della Caccia
“Il secondo giorno”, continua il rapporto corredato da numerose fotografie, “abbiamo visitato un negozio di armi a Loimaa, dove Antti Rinne, responsabile dell’area gestione cervi del Game Center, ha tenuto una presentazione esperta sulla biologia del cervo dalla coda bianca e sullo sviluppo della popolazione in Finlandia. Il cervo dalla coda bianca è una specie di selvaggina piuttosto esotica per gli europei, perché la popolazione più abbondante di cervi dalla coda bianca in Europa si trova in Finlandia (nel resto d’Europa non c’è quasi nessun cervo dalla coda bianca). Dopo il programma della mattinata si è svolta un’introduzione alla caccia al cervo dalla coda bianca e alla caccia alla caccia nelle aree di Alastaro, Virttaa e Pöytä”. La narrazione continua con i dettagli della caccia e le uccisioni, la visita alla fabbrica Salo, e quella al Museo della Caccia. E con i ragazzi che a fine settimana, felici e soddisfatti, hanno preso lezioni dalla “chef professionista Janne Halonen che ha insegnato loro come preparare i piatti di selvaggina”.