Castellaneta, travolti e uccisi dieci cinghiali
Paura sulla Statale 7. Illesa la donna alla guida dell’auto
Articolo – Automobilista illesa, auto distrutta, tanta paura e 10 cinghiali morti tra esemplari adulti e cuccioli al seguito. Questo, in sintesi, è il bilancio dell’ultima tragedia stradale sfiorata sulla statale 7, al confine tra i territori di Castellaneta e Laterza. Un’invasione fulminea di un branco di cinghiali, nella serata di domenica 24 settembre, ha messo a repentaglio la vita di un’abile automobilista, una cinquantenne castellanetana, che non ha potuto evitare il violento impatto ma, viaggiando a velocità moderata e con la cintura di sicurezza allacciata, ha evitato il peggio. Se la caverà con 7 giorni di riposo e cure domiciliari prescritte dai medici del 118 che l’hanno soccorsa poco dopo, ma l’episodio, l’ennesimo nel Tarantino, poteva davvero assumere contorni ben più gravi.
La notizia è stata rilanciata dall’area Due Mari di Cia Agricoltori Italiani di Puglia e segue, purtroppo, quella di circa 20 giorni fa: in quel caso, sulla provinciale 23 nei pressi del casello autostradale Mottola-Castellaneta, un altro attraversamento di cinghiali provocò un pericoloso incidente a catena. «Adesso basta, non c’è più tempo da perdere!» ha commentato il direttore Cia Due Mari Vito Rubino, dopo aver effettuato una ricognizione sul luogo dell’ultimo incidente. «In quel tratto di strada – ha aggiunto Rubino – è facile incappare in attraversamenti come quello di ieri notte perché i cinghiali escono dai boschi per nutrirsi dell’uva presente nella zona. Anche in questo caso, solo la fortuna ha aiutato l’automobilista ma siamo in piena emergenza e bisognerebbe agire con interventi straordinari.
«I cinghiali erano velocissimi ed è stato impossibile frenare o schivarli con il mio suv» ha invece commentato l’automobilista. «Se avessi avuto un’utilitaria o se in quel momento fosse transitata una moto – ha aggiunto – a quest’ora avremmo commentato un incidente mortale. Sembrava la scena di un film horror – ha rimarcato la signora – perché oltre al violento impatto c’era sangue ovunque e sentivo il grugnito dei cinghiali rimasti intrappolati sotto alle lamiere della mia auto». Sull’argomento è intervenuto anche il presidente Cia Due Mari Pietro De Padova: «Ormai assistiamo a uno strano fenomeno che, a nostro avviso, deve farci riflettere: un eccesso di protezione verso la specie animale e la sottovalutazione dei pericoli verso l’uomo e l’agricoltura che il proliferare di certe specie sta determinando. Occorre accelerare – ha concluso De Padova – affinché si giunga il prima possibile all’abbattimento selettivo e controllato dei capi». Duro, infine, anche lo sfogo del presidente regionale di Cia Puglia Gennaro Sicolo: «Riteniamo non ci sia più tempo da perdere – ha dichiarato – ma tutti devono fare la propria parte. La nostra la facciamo da sempre, le istituzioni regionali per ciò che concerne invece il settore Ambiente temporeggiano e scelgono di non essere incisivi. Ma il tempo stringe e i cinghiali, sempre più numerosi, dalle campagne ora minacciano i centri abitati. Siamo in emergenza e bisogna intervenire subito con strumenti straordinari».