Cacciatore minaccia proprietario di una casa che si lamentava per gli spari: ritirato il porto d’armi
Il Tar ha respinto il ricorso dell’uomo contro la decisione di prefettura e questura e ora non potrà più detenere armi e munizioni. Il fatto risale a settembre dello scorso anno ed è avvenuto a Tavola
Articolo – “Vattene o ti tiro una fucilata”. Una minaccia a tutti gli effetti quella rivolta da un cacciatore al proprietario della casa nei pressi della quale aveva appena esploso alcuni colpi; parole che sono costate una denuncia per minaccia aggravata e il divieto di detenzione di armi e munizioni. Il fatto risale a settembre 2022 e in questi giorni i giudici del Tar hanno confermato il provvedimento con il quale la prefettura di Prato aveva convalidato il ritiro definitivo del porto d’armi operato dalla questura in seguito alla denuncia presentata dal proprietario dell’abitazione, una casa colonica non distante dalle Cascine di Tavola.
Dopo aver udito diversi spari a ridosso della recinzione della casa, il proprietario era uscito e aveva trovato il cacciatore a cui aveva chiesto conto di quei colpi. Fucile imbracciato e rivolto verso il basso, il cacciatore aveva risposto con una chiara minaccia: “Ti tiro una fucilata”. Da qui la denuncia ai carabinieri che a loro volto hanno inviato gli incartamenti alla questura, competente per le questioni che riguardano la titolarità di un porto d’armi. L’istruttoria amministrativa (il penale segue un iter diverso) si era conclusa con il ritiro dell’autorizzazione e il divieto di detenere armi, munizioni e materiale esplodente. A nulla è valso il ricorso presentato dal cacciatore.