Il Comune sospende la caccia nel boscone

Comacchio, la decisione dell’amministrazione è dovuta al mancato rispetto del protocollo firmato con Viale Aldo Moro e altri enti

Articolo – Il Comune, in quanto titolare dell’Azienda Faunistica Venatoria, non concederà per la stagione venatoria 2023 2024 l’utilizzo dei quattro apprestamenti di caccia ubicati a Boscoforte. A spiegarne le ragioni è l’assessore comunale Antonio Cardi. “Nel lontano 2008 è stato siglato un Protocollo d’Intesa tra Regione Emilia-Romagna, Provincia di Ferrara, Provincia di Ravenna, Comune di Comacchio, Consorzio del Parco Regionale del Delta del Po e Società Bonifica Valli Meridionali finalizzato a definire un modello stabile di gestione e di valorizzazione ambientale delle Valli Meridionali di Comacchio – ricorda Cardi –. Il documento, nonché tutti i successivi accordi, prevedono oneri e onori a carico di tutte le parti, sintetizzabili in: gestione delle acque tramite la realizzazione dell’argine di separazione tra Valle Furlana e Valle Lido di Magnavacca, che ha comportato un investimento complessivo di circa 5 milioni di euro da parte della Regione, e il conseguente riaccorpamento vallivo che ha concentrato le proprietà della Società Bonifica Valli Meridionali a sud dell’argine e le proprietà del Comune di Comacchio a nord; variazione del Piano Urbanistico del Parco con inserimento della punta della Penisola di Boscoforte in zona di pre-Parco (ora Area Contigua) dove è possibile l’esercizio dell’attività venatoria”. Come riportato da Cardi, il Protocollo prevedeva anche la cessione della proprietà della Penisola di Boscoforte (ad esclusione delle case di caccia ivi esistenti e dello specchio d’acqua ad esse contiguo) a titolo gratuito alla Regione, con conseguente cessione al Parco in concessione che avrebbe dovuto portare ad un’immediata fruizione turistico-naturalistica: “Ad oggi – prosegue – l’argine risulta ultimato, nonché inaugurato unilateralmente dal Parco da almeno un anno e non si hanno notizie né in merito alla cessione della proprietà della penisola alla Regione, né in merito ad una fruizione turistica che interessi la totalità della Penisola di Boscoforte. Perciò, nel prendere atto che l’argine è stato realizzato su sedime di proprietà del Comune di Comacchio, l’Amministrazione non verrà meno agli obblighi che le leggi e le norme vigenti comportano, ma, anche alla luce della mozione del consigliere Filippo Sambi votata in Consiglio il 27 giugno scorso, il Comune non concederà per la stagione venatoria 20232024 l’utilizzo dei 4 apprestamenti di caccia a Boscoforte. L’Amministrazione rimane a disposizione della proprietà di Boscoforte per discutere dell’eventuale cessione della penisola alla Regione”.

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