Il Ministro: ora sta alle Regioni aggiornare i piani sulla fauna selvatica
Articolo – Il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, è intervenuto al Question Time alla Camera dei Deputati rispondendo ad una interrogazione sui tempi di emanazione del decreto di ripartizione delle risorse stanziate dalla legge di bilancio per il 2023 a favore delle aziende faunistico-venatorie e delle aziende agri-turistico-venatorie per il risarcimento dei danni causati dalla peste suina africana. Questo il suo intervento:
“La diffusione della peste suina africana e le sue conseguenze per il comparto agroalimentare sono all’attenzione del governo tutto sin dal suo insediamento. E’ noto che la principale causa della diffusione sul territorio nazionale del vettore della peste suina africana è costituito dalla proliferazione incontrollata degli ungulati e in particolare dei cinghiali.
Per mitigare gli impatti della fauna selvatica abbiamo collaborato con il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, all’elaborazione di un piano straordinario per la gestione e il contenimento della fauna selvatica, previsto dall’articolo 19 ter della Legge faunistico venatorio, come modificata dalla legge di bilancio del 2023; ottenuta l’intesa in Conferenza Stato-Regioni, il piano è stato infine adottato con il decreto ministeriale 13 giugno 2023.
Spetta ora alle Regioni entro il 28 dicembre 2023 aggiornare i piani regionali di interventi urgenti al fine di renderli coerenti con i contenuti del piano straordinario. Sono così introdotte misure straordinarie per il contenimento e per il prelevamento della fauna selvatica a tutela anche dell’incolumità pubblica.
Quanto invece alle misure di più immediato contrasto alla peste suina africana, ricordo che l’articolo 29 del recente decreto legge 75, il Governo ha fortemente rafforzato le attribuzioni del Commissario straordinario nominato per il contenimento e contrasto alla peste suina, con l’obiettivo di giungere in tempi brevi alla completa eradicazione della peste suina. Al Commissario straordinario spetta definire, sentite le Regioni, il piano straordinario delle catture a livello nazionale regionale, con tempistica, obiettivi numerici di cattura e sentita l’Ispra abbattimento e smaltimento. In aggiunta è rimesso al Commissario il compito di individuare le aree di stoccaggio degli animali catturati, abbattuti e dell’eventuale smaltimento delle carcasse.
Aggiungo che abbiamo istituito con il Ministero dell’Agricoltura francese, al confine con il Piemonte, un gruppo tecnico finalizzato a verificare e realizzare uno scambio di informazioni sulle attività di contenimento poste in essere dai due Stati e di collaborazione sulla ricerca scientifica.
Inoltre, è stato concluso un accordo con il Ministero della Difesa avente lo scopo di garantire un sostegno anche dell’esercito nell’ambito dello smaltimento e dell’analisi strategica rispetto a questi eventi. A questi interventi si affiancano le misure di supporto del settore suinicolo, a cui lei invece faceva puntuale riferimento. Come ha ricordato, le risorse poste dalla legge bilancio del 2000 e 2023 sono nel nell’ambito il Fondo nazionale per la suinicoltura il fondo a precisa finalità che sono stanziati il decreto-legge che lo ha istituito nel 2019 e implementato con l’emendamento a cui fa riferimento.
Abbiamo dato disposizione perché i decreti vengano attuati per dare ristoro ai soggetti che hanno diritto alle spese assegnate. Per ragioni di tempo non termino nelle cifre puntuali di riscontro ma ovviamente metto a disposizione il mio ufficio, fin da subito, per approfondire la vicenda anche in senso tecnico e verificare un’accelerazione dei tempi qualora non siano stati adeguatamente in linea con l’emergenza e con le criticità economiche che riguardano le aziende”.