Atc3 libera 50 lepri, ma i conti non tornano. E non solo sulla selvaggina
Oggi, mercoledì 28 giugno, e venerdì 29 saranno liberate 50 lepri nel territorio dell’Atc3 del Ternano. Ventisei esemplari riguarderanno Narni (Castelvecchio, Schifanoia, Taizzano, San Vito Treie); 7 San Gemini (Montepulciano, Orbola); 8 Calvi dell’Umbria (Collecera, Striano); 9 Stroncone (Colle Castro, Vasciano, La Lecina).
Immissioni che completano parzialmente il programma invernale per la specie lepre. Ma i conti non tornano, come evidenzia il presidente provinciale della Libera Caccia di Terni, Sauro Zara. Che punta l’indice contro la gestione dell’Atc3 sotto la presidenza Fontanella, a pochi giorni dall’atteso insediamento dei nuovi Comitati di gestione.
Zara ricorda che il fallimento delle immissioni nel territorio dell’Stc 3 era stato oggetto, a dicembre, di un’interrogazione della consigliera comunale della Lega, Manuela Puletti. A cui l’assessore Morroni aveva risposto che, effettivamente, la metà degli animali immessi nei recenti poi andavano persi. “Il piano di immissioni lepri non viene completato – accusa Zara – salvo utilizzare esemplari di leprotti pronta caccia. Interventi che sono stati da noi criticati e sui quali anche la consigliera Puletti in Regione ha interrogato la Giunta. E i nodi vengono al pettine, perché in effetti la metà dei leprotti immessi nei recinti poi non si ritrova in esemplari adulti da immettere sul territorio”.
Zara accusa l’Atc3: “Non si occupa di quello di cui dovrebbe occuparsi. E il caso delle lepri non è l’unico. Lo stesso possiamo dire per le mancate immissioni di fagiani sul territorio. Quanto alle lepri, poi – aggiunge Zara – sembra che non siano state prese sul mercato per mancanza di fondi”.
Ma anche in questo caso, i conti non tornano. L’Atc3 ha infatti chiuso il bilancio 2022 con uno squilibrio di oltre 142mila euro tra gli attivi (1 milione 490mila euro) e le passività (1 milione 632mila euro).